violino di Fiorini, Giuseppe (sec. XX)

violino 1924 - 1924

Strumento dall'aspetto elegante, leggero ed equilibrato, come emerge dal filetto, dalla sguscia ben arrotondata. La giunzione dei filetti si chiude nelle punte con il prolungamento della parte nera, ispirandosi allo stile di Antonio Stradivari. I fori di risonanza corrono paralleli. Il fondo e la tavola armonica sono costituiti da due pezzi giuntati al centro e presentano lungo la linea di incollaggio con le fasce una linea nera di vernice, caratterizza di Fiorini (e del suo allievo Ansaldo Poggi). La testa ha lo smusso tinto di nero e la cassetta dei piroli eccessivamente stretta in corrispondenza del capotasto. Il ponticello non è originale.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO violino
  • MATERIA E TECNICA legno di abete rosso
    legno di acero
    legno di ebano
  • ATTRIBUZIONI Fiorini, Giuseppe (1861-1934)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Violino. Civiche Collezioni Liutarie - Liuteria italiana del Novecento
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Arte
  • INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi 5, Cremona (CR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo strumento venne donato al Comune di Cremona dal celebre liutaio Giuseppe Fiorini, come testimonia una lettera di Illemo Camelli al Podestà di Cremona del 4 giugno 1932. Giuseppe Fiorini nacque a Bazzano, in provincia di Bologna, il 28 settembre 1861 da Teresa Obici e da Raffaele Fiorini, altro celebre liutaio. Nel 1868 si trasferì a Bologna con la famiglia e nel 1876, appena quindicenne, decise di dedicarsi alla liuteria, seppure contro la volontà paterna. L’anno successivo costruì il suo primo violino. L’anno seguente si trasferì a Monaco di Baviera, ove assunse la direzione della ditta Riegher, della quale divenne socio nel 1889, dopo aver sposato la figlia del proprietario, e che in seguito rilevò completamente. Nel 1914, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, trasferì la sua attività a Zurigo. Nel 1923 si spostò a Roma ove tentò, senza riuscirvi, di aprire una scuola di liuteria; nel 1927 venne insignito del cavalierato. In seguito si trasferì a Bologna ove tentò nuovamente di fondare una scuola liuteria, ma ancora una volta non ebbe fortuna. Nel 1930 donò al Comune di Cremona la collezione costituita da forme, disegni e attrezzi vari usati da Antonio Stradivari nella sua lunga vita lavorativa.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo del Violino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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