Scene di caccia a cavallo
Mobile scantonato ripartito in tiretti, in legno di pero con intarsiature in avorio, cassettini in noce, accessori in bronzo, struttura in legno di pino. Partitura interna a mo' di facciata architettonica così suddivisa: alto basamento, fascia centrale spartita da colonne (due laterali, quattro binate centrali), architrave e alto fregio, in corrispondenza del quale sono collocate tre - una è dispersa - statuette di bronzo. Pure in bronzo i piccoli busti che fanno da maniglia per i cassetti. La parte centrale tra le colonne binate presenta una sorta di nicchia poligonale rivestita di specchi. Le ante internamente sono decorate con due specchi centrali dipinti con scene di caccia a cavallo. Le cornici attorno agli specchi e gli elementi architettonici principali sono decorati con intarsiature geometriche, creando effetti chiaroscurali che fanno sì, ad esempio, che le colonne paiano scanalate e rudentate. I cassetti sono a loro volta intarsiati con sottili decorazioni a voluta.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO stipo
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MATERIA E TECNICA
avorio/ intarsio
legno di pero ebanizzato/ sagomatura/ intaglio
specchio/ pittura
bronzo/ fusione
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Valtellinese di Storia e Arte
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Sassi De' Lavizzari
- INDIRIZZO Via Maurizio Quadrio, 27/ p, Sondrio (SO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Acquistato da Fondazione Pro Valtellina presso Agnese Besta di Sondrio e depositato presso Museo. Stando al carteggio di G. B. Gianoli, primo conservatore del Museo di Sondrio, lo stipo era un dono fatto a Padre Giannetto Besta. Per tradizione orale, si è a lungo creduto che il mobile provenisse dalla casa dei pittori Ligari di Sondrio, notizia non confermata.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Sondrio
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0