cassone - manifattura lombarda (sec. XIX)
cassone,
post 1800 - ante 1899
Cassone ad andamento rettilineo di massello di noce, facciata decorata con due specchiature rettangolari di radica, poste entro cornici modanate di massello, ornate con tondi centrali decorati con vasi, fiori e uccelli intarsiati, motivi floreali negli angoli , alternato a lesene intarsiate con motivi floreali ripresi sulle cinque piccole formelle che decorano il basamento modanato, coperchio massiccio e aggettante ornato nella parte inferiore con motivo a dentelli eseguiti a sgorbio, poggiante su tre piedi a mensola pesantemente intagliati, fianchi lisci, semplice toppa nella parte superiore della specchiatura centrale.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO cassone
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MATERIA E TECNICA
legno di noce intarsiato/ intagliato
legno di pero intarsiato/ intagliato
radica di noce intarsiata/ intagliata
- AMBITO CULTURALE Manifattura Lombarda
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Morando Bolognini
- LOCALIZZAZIONE Ala est del Castello Morando Bolognini
- INDIRIZZO Via Cesare Battisti, 0(P), Sant'angelo Lodigiano (LO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'arredo è di accurata ripresa ottocentesca ( cfr. il disegno e l'intarsio ripetuti ) eseguita da artigianato lombardo-veneto, probabilmente bergamasco, di esemplari di questa zona di influenza veneta del sec. XVI-XVII e anche precedente. E' infatti da tenere presente che, già verso la fine del sec. XV, la tecnica della tarsia è frequente in Lombardia dove viene usata anche per l'arredamento degli ambienti religiosi. Si confrontino gli stalli del coro dell'ordine inferiore delle chiese milanesi di S. Maria delle Grazie, di S. Ambrogio, quelli della Certosa di Pavia ( 1498 ) il "seggio" della Raccolta Bagatti Valsecchi a Milano, un cassone delle Civiche Raccolte del Castello Sforzesco di Milano ( Rosa 1963, p. 20 ) e quelli più tardi del sec. XVI, degli stalli di Cluro in Valtellina, S. Fedele e S. Maria della Passione e molti altri. Infatti il mobile lombardo in genere più severo di quello di altre regioni, forse risentendo del clima austero imposto dalla Controriforma ( dopo il 1565 ), mostra una severa spartizione architettonica e spesso predilige l'intarsio in basso, avorio e per quelli meno importanti in pero; non di rado su fondi di radica e con motivi vegetali, scene, animali, figure in genere copiati da stampe. Decorazione per arredi domestici ed ecclesiastici. Tipica soprattutto nella zona bergamasca-bresciana influenzata probabilmente dalla straordinaria produzione dei Fantoni di Rovetta ( si pensi fra gli altri esempi agli armadi della sacrestia nuova di Alzano Lombardo, BG ). Per confronti stilistici, si veda un cassone delle Civiche Raccolte del Castello Sforzesco attribuito dalla Rosa ( 1963, p. 25 ) a bottega dell'Italia Settentrionale del sec. XV-XVI
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Lodi
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2000
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0