Ritratto di Ho Chi Minh. ritratto maschile

disegno ca 1966 - ca 1970

Pochi tratti di china nera delineano il volto sorridente di Ho Chi Minh

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA matita/ china su carta
  • ATTRIBUZIONI Treccani Ernesto (1920/)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione Davide Lajolo
  • LOCALIZZAZIONE Fondazione Davide Lajolo
  • INDIRIZZO Via Giovanni Bellezza, 12, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la comunicazione orale di Angela Candiani, il disegno raffigura Ho Chi Minh, storico rivoluzionario e infine presidente del Vietnam settentrionale (2000, Candiani Angela, com. or.).\nIl foglio non è datato ma è molto probabile che il ritratto sia legato alla pubblicazione del libro "La storia di Ngujen Van Troi", di Tran Dinh Van, illustrato con tre acquarelli e un disegno di Treccani ed edito per iniziativa delle Federazioni Provinciali del P.C.I. nel 1966.\nA quella data la storia del Vietnam era già da tempo sulle pagine di tutti i giornali a causa dell'invasione della parte settentrionale del paese da parte degli Stati Uniti nel 1964. Ho Chi Minh, ormai anziano, non rinunciò allora a combattere l'ultima guerra contro gli invasori.\nLa linea di impegno civile può essere dunque ancora rintracciata, nel lavoro di Treccani, anche in seguito al 1956, quando gli eventi politici, e i fatti d'Ungheria in particolare, segnano nell' evoluzione dell'artista il passaggio dai temi sociali e dai modi espressionistici ad un nuovo lirismo naturalista, che si esprime con un linguaggio quasi informale, fatto di pochi e veloci tratti e tocchi di colore. \nL'utilizzo del disegno come tecnica rappresentativa corrisponde alla nuova esigenza di esprimere in maniera veloce impressioni ed emozioni.\nQuanto al soggetto dei ritratti e dei volti, scrive Luciano Luisi: "E' il modo di Treccani (di quest'uomo che ha fatto della sua vita un impegno totale e coerente), di partecipare attivamente alla vita degli altri. Per questo i ritratti, i volti sono il motivo ricorrente (il riproporsi di una fedeltà spirituale) della sua opera fin dagli inizi; perchè così Treccani assolva la sua vocazione di essere dentro l'uomo, che è il modo più alto di essere dentro la pittura e dentro la società." (Luisi, 1975).\nSui ritratti di Treccani ha scritto anche Leonardo Capano, notando come essi non fissano in termini naturalistici i lineamenti del modello, la sua "singolarità", perchè eseguiti con alcune costanti che "mettono in rapporto" i diversi volti tra loro: "Così in un volto si riflettono "più immagini" (...)". Ad ottenere questo risultato contribuisce anche la tecnica di esecuzione: i ritratti di Treccani non sono mai semplicemente descrittivi perchè "tendono piuttosto a dissolversi, fino al limite dell'astrazione." (Capano, 1989)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Davide Lajolo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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