crocifissione di Cristo. Crocifissione di Cristo
L'imponente pala del Cristo crocefisso, dipinto a grandezza naturale, colpisce per l'evidenza drammatica e il pathos sprigionati dal corpo e soprattutto dal volto, illuminati da una livida luce artificiale ed emergenti da uno sfondo scuro e indistinto. La figura di Cristo - dal bel corpo efebico e flessuoso, le carni glabre e madreperlacee, lo sguardo dolente rivolto al Padre - ripete uno schema iconografico più volte utilizzato nelle crocifissioni di maestri quali Guido Reni e il Cerano, cui rimandano la postura e le braccia disposte a Y, il capo reclinato all'indietro, le mani inchiodate e leggermente chiuse, i piedi sovrapposti e fissati con un unico chiodo. L'ambito di riferimento stilistico è quello della scuola lombarda dei primi decenni del Seicento e della temperie religiosa controriformista, tra le esperienze di Francesco Cairo e quelle del Cerano, per l'intensa pregnanza emotiva, espressa attraverso una pittura pastosa e un uso sapiente del chiaroscuro, volti a commuovere il fedele e a farlo partecipare alla sacra rappresentazione.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici di Pavia. Collezione Strozzi
- LOCALIZZAZIONE Castello Visconteo
- INDIRIZZO Viale XI febbraio, 35, Pavia (PV)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Musei Civici di Pavia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0