Incoronazione di Cristo e di Maria. Incoronazione di Maria Vergine e di Gesù Cristo
dipinto,
post 1445 - ca. 1450
Bembo, Bonifacio (1444/ 1478)
1444/ 1478
sacro
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Bembo, Bonifacio (1444/ 1478)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico Ala Ponzone
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Affaitati
- INDIRIZZO Via Ugolani Dati, 4, Cremona (CR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto costituisce la tavola centrale di un dossale realizzato da Bonifacio Bembo tra il 1445 e il 1450 per ornare la Cappella di S. Anna (la quarta a destra) nella Chiesa di S. Agostino di Cremona. In seguito allo smembramento dell'opera, si è persa la carpenteria che univa le tre tavole ed le due laterali, raffiguranti l'Incontro alla Porta Aurea con il profeta Eliseo e san Nicola da Tolentino (a sinistra) e l'Adorazione dei Magi (a destra) sono oggi conservate all'Art Museum di Denver. Il dossale era stato commissionato probabilmente da Battista Plasio (1410-1492), medico, teologo e astronomo, padre di Eliseo e Nicola. La tavola con l'Incoronazione pervenne a Sigismondo Ala Ponzone tramite legami parentali che univano gli Ala ai Plasio. Testimonia la fedeltà dei Plasio a Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, i cui volti compaiono ritratti tra gli encarpi acantacei sullo sfondo. Anche i volti di Dio Padre, della Madonna e di Cristo sembrano rimandare a Filippo Maria Visconti, alla figlia e al di lei consorte. L'iconografia della doppia incoronazione è piuttosto rara nell'Italia settentrionale e, seguendo le indicazioni di Jacopo da Varagine e di Sant'Agostino, sottolinea al contempo il ruolo di Maria come Ecclesia e di Cristo e Maria come Sponsus e Sponsa. Nella tavola si riscontrano elementi che sembrano evidenziare la fedeltà dei Plasio a Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, infatti tra gli encarpi acantacei sullo sfondo ritroviamo i loro ritratti. Anche i volti di Dio Padre, della Madonna e di Cristo sembrano rimandare a Filippo Maria Visconti, alla figlia e al di lei consorte, Francesco Sforza. La figura di Dio Padre era stata concepita seduta, ma la perdita della coloritura del broccato della veste ha portato all'annullamento della tridimensionalità.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Cremona
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0