Storie di Daniele
La decorazione pittorica si articola sulle tre grandi pareti del presbiterio. Quelle laterali sono a sesto acuto, mentre qualla di fondo è a tutto sesto, segnata in centro dalla pala di Callisto Piazza, già in loco all'epoca dell'intervento di Romanino. Dedicato a Daniele, uno dei quattro grandi proferti insieme a Ezechiele, Geremia e Isaia, il ciclo si presenta oggi molto lacunoso e alcune scene di difficile riconoscimento. Pare certo che la scena sul lato destro sia quella relativa ai tre compagni di Daniele, condannati alla pena della fornace e miracolosamente salvati. Sulla parete di fondo invece si è proposto di individuare le rappresentazioni dell'Ultima cena (a sinistra) e del Cristo alla colonna o più verosimilmente della casta Susanna scagionata da Daniele (a destra). Infine sulla parete sinistra, l'Ingresso di Cristo a Gerusalemme o meglio Giuda che contratta il tradimento di Cristo, come suggerisce la presenza di una borsa colma di denari.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO decorazione pittorica
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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ATTRIBUZIONI
Romanino, Gerolamo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Antonio Abate (ex)
- INDIRIZZO Piazza S. Antonio, Breno (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ciclo venne realizzato da Romanino verso la metà degli anni trenta del Cinquecento, immediatamente dopo l'impresa di Pisogne, quando la chiesa di Sant'Antonio venne investita del titolo di parrocchiale e diventava necessario completare la decorazione del presbiterio, all'epoca recante solo gli affreschi realizzati da Giovanni Pietro da Cemmo sulla volta. A Breno Romanino rivela una maturazione che lo porta a attenuare la potenza dell'anatomia e l'amplificazione dei gesti delle figure e soprattutto a organizzare lo spazio attraverso episodi che si affiancano in modo disordinato, senza soluzione di continuità, con una distribuzione asintatttica dei piani e prospettive a volte imprecise. Queste scelte rivelano gli indizi di una rivolta antirinascimentale e di una irregolarità di linguaggio che poi diventeranno una costante della produzione pittore. Emerge anche l'attitudine alla resa psicologica dei personaggi, a una frenesia compositiva e soprattutto a un tipo di stesura aspra, quasi abbozzata, in linea con una metodologia di lavoro "alla prima", ovvero senza disegni di spolvero sulle pareti, ma con la sola traccia di bozzetti e disegni che dovevano solo predisporre la collocazione dei personaggi principali.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Brescia
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0