Martirio di san Pietro da Verona
dipinto,
ca. 1526 - ca. 1528
Palma Il Vecchio (1480-1528)
1480-1528
sacro
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Palma Il Vecchio (1480-1528)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo d'Arte Sacra San Martino
- LOCALIZZAZIONE Museo d'Arte Sacra San Martino
- INDIRIZZO Piazza Italia, 8, Alzano Lombardo (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigura il martirio di San Pietro da Verona, frate domenicano ricordato per la sua determinazione nella persecuzione degli eretici. Nella composizione Palma il Vecchio esaltò la fede del santo, raccontando con grande realismo la scena del suo assassinio. L'iconografia è quella tradizionale: Pietro, inginocchiato a terra, sta per essere colpito da uno dei sicari. La sua figura, che presenta piantata nella testa la daga che ne caratterizza la tradizionale iconografia, guarda verso il cielo, dove appare il Padre Eterno circondato da un gruppo di angeli, due dei quali porgono al domenicano la corona e la palma del martirio. Un giovane frate in fuga alle sue spalle, collega le figure in primo piano al bosco retrostante. Particolarmente suggestivo è il paesaggio a destra, che dona profondità. La disposizione delle figure, il dinamismo e l'acceso cromatismo sono espliciti richiami alla pittura veneta. Collocato inizialmente nell'abside della chiesa di San Pietro martire sempre ad Alzano, in epoca napoleonica il dipinto fu trasportato nella prima cappella a sinistra nella basilica di San Martino, con conseguente sagomatura della centina superiore per adattarla alla cornice marmorea dell'altare. Nel 1996, in seguito alla ricostruzione dell'assetto settecentesco dell'altare, la pala venne spostata nel Museo dove ancora si trova. Per lungo tempo attribuita a Lorenzo Lotto, l'opera è stata ricondotta nel 1926 da Roberto Longhi al catalogo di Palma il Vecchio. Datata da G. Mariacher alla prima metà del secondo decennio del Cinquecento, è da collocare intorno agli anni 1526-28, quindi alla fase più matura della carriera del Palma. E' probabile che la commissione arrivò per l'intervento dell'architetto Pietro Isabello, autore della cornice originale ancora in loco, e dell¿amico pittore Lorenzo Lotto, forse come consolazione per l¿esito della gara veneziana sull'assegnazione della pala destinata alla prestigiosa chiesa domenicana dei Santi Giovanni e Paolo che aveva visto, tra molte polemiche, la vittoria di Tiziano. La tavola riveste un¿eccezionale importanza storica: a dispetto dell'epoca, che prevedeva per scene narrative e dinamiche solo predelle di un polittico, Palma scelse di fare dell¿assassinio di San Pietro il tema centrale ed unico di un dipinto.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Bergamo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0