Fasi evolutive della terra e dell'uomo
dipinto,
post 1951 - ante 1951
Bozzetti, Gino (1926-2014)
1926-2014
Dieci pannelli in compensato di legno raffiguranti le fasi evolutive della terra e dell'uomo.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
compensato/ pittura
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ATTRIBUZIONI
Bozzetti, Gino (1926-2014)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico di Storia Naturale di Milano
- LOCALIZZAZIONE Museo Civico di Storia Naturale
- INDIRIZZO Corso Venezia, 55, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I 10 pannelli sono stati realizzati nel 1951 da Gino Bozzetti (Brescia, 1926 - 2014), disegnatore ed architetto, in occasione del riallestimento del Museo a seguito dei danni subiti durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il progetto di restauro dell'entrata del Museo e dello scalone che porta all'atrio dell'Aula Magna venne firmato dall'architetto Egizio Nichelli. E' da segnalare che Bozzetti era stato allievo del Nichelli presso il Politecnico di Milano, dove seguì i suoi seminari sul restauro architettonico; collaborò poi con il maestro a importanti cantieri milanesi. Tornato a Brescia si occupò di restauro conservativo (esempi di suoi interventi bresciani sono Palazzo Martinengo e la chiesa di San Giorgio), pur non tralasciando l'attività di disegnatore che sembra attestata anche da altre opere grafiche. I pannelli illustrano l'evoluzione del mondo e della vita, dall'origine dell'universo alla comparsa dell'uomo e alle prime fasi della sua civiltà. Secondo la testimonianza del Direttore del Museo di Storia Naturale negli anni '60, lo zoologo Cesare Conci (Il Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Banca Popolare di Milano, 1978, p. 19), il Bozzetti si avvalse della consulenza scientifica di Vittorio Vialli (Cles, 1914 - Bologna, 1983), a quel tempo paleontologo del Museo che qualche anno più tardi ne divenne anche vicedirettore, per trasferirsi successivamente a Bologna, dove insegnò Paleontologia e fu Direttore dell'Istituto di Geologia e Paleontologia presso quella Università. Il Vialli deve aver dunque aiutato il giovane artista nella scelta dei soggetti da rappresentare. Nel ciclo pittorico viene narrata la storia del nostro pianeta dalla formazione dell'universo fino alla forma attuale, passando attraverso le varie tappe evolutive degli organismi viventi e facendo riferimento a fossili ritrovati in giacimenti di tutto il mondo e di ogni epoca. Non mancano i rimandi al lavoro di Vialli in Museo e alle collezioni museali, come ad esempio ai mammiferi delle Pampas argentine o all'orso delle caverne delle nostre Alpi. Ben tre pannelli sono dedicati all'evoluzione dell'uomo, le cui tappe sono individuate dalle conquiste tecniche e dallo sviluppo culturale: dalla caccia e dall'adozione dei primi rudimentali attrezzi alle tecniche per l'allevamento e l'agricoltura; dalla lavorazione della pietra a quella dei metalli; dalle prime sculture litiche ai manufatti in ceramica. Infine, l'ultimo pannello raffigura i continenti abitati dall'uomo e le due regioni polari (dall'alto: il polo nord, l'Europa, l'Africa, l'America, l'Asia e l'Australia, il polo sud). I pannelli sono tutti numerati, siglati e datati; sono inseriti entro nicchie ricavate all'interno del rivestimento marmoreo che decora il grande locale di ingresso al Museo e le pareti dell'atrio dell'Aula Magna, in posizione ben visibile al pubblico. Si tratta di pannelli di grandi dimensioni, 426 x 216 cm, soltanto i due posti all'inizio dello scalone sono leggermente più bassi. Il pannello oggi posto all'interno dell'Aula Magna era posizionato, fino agli anni '80 del secolo scorso, accanto agli altri nell'atrio del primo piano, in corrispondenza dell'attuale porta d'accesso centrale alla sala conferenze. Il supporto dei pannelli è formato da compensato di legno, su cui è stato steso un sottile strato di preparazione alla pittura. Sono state riscontrate macchie di sporco, abrasioni e buchi talvolta abbastanza grandi (2-5 cm) che lasciano intravedere il compensato sottostante. Nei casi più gravi le abrasioni sono particolarmente estese, soprattutto lungo linee orizzontali. Sono inoltre rintracciabili evidenti ed estesi interventi conservativi, volti a restaurare in modo piuttosto sommario le parti danneggiate nel corso dei decenni. Questi interventi sono riconoscibili per il colore bianco del materiale utilizzato, molto diverso dalla cromia dei colori originali, ancora conservata nel pannello n. 8, apparentemente il meno danneggiato.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Civico di Storia Naturale
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0