statua - popolazione Fang (sec. XX)

statua sec. XX

STATUA - Figura antropomorfa di guardiano di reliquario in posizione eretta con gambe leggermente divaricate, braccia che scendono discoste dal busto longilineo e lunghe mani che poggiano sulle anche. Una serie di scarificazioni a bottone (borchie metalliche) salgono dall'ombelico fino al petto. Dello stesso materiale sono fatti gli occhi. Testa con fronte bombata con linea verticale di borchie (scarificazioni) e volto concavo. La curva dell'arcata sopraccigliare è ripresa dalla bocca con labbra curvate verso il basso. Acconciatura che da dietro la testa scende sul collo.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura
    metallo
  • AMBITO CULTURALE Popolazione Fang
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Area Museo delle Culture, Progetti Interculturali e Arte nello Spazio Pubblico. Collezione Adlot Collezione Passaré
  • LOCALIZZAZIONE MUDEC - Museo delle Culture
  • INDIRIZZO Via Tortona, 56, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I Fang invece di costruire altari per i propri antenati, ne conservavano il cranio e le ossa in contenitori di corteccia che potevano portare con sè nei loro frequenti spostamenti migratori. Sulle sommità di questi reliquari venivano poste queste figure antropomorfe che facevano da guardiani. Oltre che per entrare in comunicazione con gli antenati e averne la protezione, queste figure venivano anche utilizzate nel corso di riti di iniziazione in cui venivano mosse come marionette: gli antenati si manifestavano così ai giovani iniziandi.\nNegli anni Venti davanti all'occupazione coloniale interpretata come una sconfitta degli antenati a opera della stregoneria, i Fang adottarono il culto bwiti che alla venerazione degli antenati associava elementi tratti dal cristianesimo.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Mudec - Museo delle Culture
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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