statua - popolazione Dogon (sec. XX)
statua
sec. XX
STATUA antropomorfa (e fallica) con testa cupoliforme, lungo torso diritto, braccia aderenti al busto e piegatura terminale a indicare le mani. Bacino e gambe ridotti a brevi appendici.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
legno/ scultura
- AMBITO CULTURALE Popolazione Dogon
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Area Museo delle Culture, Progetti Interculturali e Arte nello Spazio Pubblico. Collezione Passaré
- LOCALIZZAZIONE MUDEC - Museo delle Culture
- INDIRIZZO Via Tortona, 56, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le statue dogon sono utlizzate in contesti sacrificali e costituiscono di fatto degli altari. La loro funzione (W. E. A. Van Beek, Functions of sculpture in Dogon religion, in African Arts, Los Angeles, vol. 21, no. 4,1988) sarebbe quella di identificare colui che effettua il sacrificio e il problema che vuol risolvere, attraendo l'attenzione degli esseri soprannaturali e rafforzando il contatto con essi. Le statue vengono scolpite dai fabbri (alcuni dei quali sanno anche scolpire il legno) sulla base delle indicazioni tratte da un rito di divinazione che fa uso di conchiglie (cauri) o che interpreta le tracce lasciate dalla volpe sul terreno. Idealmente le sembianze della figura dovrebero legarsi allla persona che ne farà uso anche se poi in realtà stile e iconografia sono convenzionali e una stessa statua può poi essere usata da più persone. Solo occasionalmente, quando il proprietario originario è deceduto e passa a un figlio, la statua può essere vista come una figura di "antenato". \nQueste statue hanno la funzione di veicolare la preghiera della persona che le possiede. La loro postura può indicare la posizione di preghiera (in ginocchio o con le braccia levate al cielo) oppure lo staus sociale che si vuole raggiungere o ancora una qualche rivelazione avuta in sogno.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- ENTE SCHEDATORE R03/ Mudec - Museo delle Culture
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0