Nudo maschile seduto. Disegno preparatorio per l'acquaforte Il Pianeta Giove
disegno
1923 - 1925
Disertori, Benvenuto Maria (1887-1969)
1887-1969
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ grafite
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ATTRIBUZIONI
Disertori, Benvenuto Maria (1887-1969)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Collezione Andrea Disertori
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Pianeta Giove fa parte di una serie di acqueforti dedicata ai sette Pianeti, di cui Disertori ha effettivamente portato a termine solo l'intaglio di tre grandi lastre: Venere, 1924 (Bellini-Alberti 45), Giove, circa 1926 (Bellini-Alberti 44) e Mercurio, 1947-48 (Bellini-Alberti 61). Il Fondo Disertori del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco è ricchissimo di elaborati grafici afferenti a tale progetto, declinati dai primi abbozzi compositivi sino ai più finiti studi di dettaglio. In questo senso il Pianeta Giove (non datato ma realizzato entro la primavera del 1926, quando l'opera è stata presentata alla Biennale di Venezia) costituisce un esempio altamente rappresentativo. Le prime idee per il gruppo del pianeta possono rintracciarsi in un piccolo nucleo di studi a penna, tracciati su fogli di un quaderno a quadretti (inv. FD D 363, 383, 557, 1236 e 1950) con Giove assiso, in qualche caso cinto dall'abbraccio di Ganimede, mentre la prima idea compositiva per l'insieme si rintraccia in un bozzetto dove è già riconoscibile il profilo turrito della città di Siena (inv. FD D 180). Il primo pensiero per questa serie, di cui aveva immaginato inizialmente il Pianeta Venere, deve collocarsi nel 1923, quando l'artista si stabilisce a Firenze, come lui stesso ricorda in un racconto autobiografico (R. Maroni, Benevenuto Disertori Peregrinus de Tridento Incisore e umanista, Trento 1954, p. 28, "abitavo allora in Firenze"). \nLe diverse possibilità esplorate per la composizione del gruppo nel cielo (inv. FD D 1778; FD D 1792) prevedono tutte la presenza del segno zodiacale del Sagittario (casa principale del pianeta), quello dei Pesci (sua casa secondaria) e infine l'aquila. Diversi sono i fogli nei quali Disertori ha indagato attraverso studi di nudi maschili dal vero, la posa di Giove. Presente in collezione anche la veduta di Siena eseguita secondo la testimonianza dell'artista dal campanile dei Servi (Disertori in Maroni, 1954, p. 28), e in seguito rielaborata "in modo che la cattedrale apparisse ad uno sguardo contigua al Palazzo del Comune, a significare la dualità dei poteri spirituale e civico, soggetti al dominio dell'equanime iddio". Resta da comprendere la funzione dei numerosi ricalchi su carta da lucido tanto dei dettagli come della composizione d'insieme, che con una certa prudenza si propone di datare verso l'epoca di esecuzione della stampa.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0