Via Torino. Veduta del tempio di S. Sebastiano in via Torino a Milano

disegno (?) 1924 - 1932

disegno tracciato a grafite su carta bianca

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite
  • ATTRIBUZIONI Ferrari, Arturo (1861-1932)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'artista ha definito il disegno "Via Torino" nella pagina manoscritta che accompagna il tredicesimo dei diciotto fascicoli della raccolta denominata "Vecchia Milano". L'attuale denominazione della via risale al 1865, quando vennero unificate le diverse strade che avevano origine da piazza del Duomo. Nel disegno si scorge la chiesa di San Sebastiano, tempio civico eretto per voto dei milanesi, e attualmente ubicato in prossimita del numero civico 28 di via Torino. Eretta nel 1576 come chiesa votiva per la liberazione di Milano dalla peste, la costruzione cinquecentesca è animata all'esterno da lesene doriche trabeate e termina con due tamburi sovrapposti, di cui il superiore, più picccolo, è collegato all'inferiore da contrafforti binati. Pellegrino Tibaldi ne fu il primo architetto: il suo progetto prevedeva un corpo a pianta circolare scandito da otto arconi e coperto da una grande cupola a lacunari; dal 1617 sovrintese alla fabbrica l'architetto Fabio Mangone, che ampliò la cappella maggiore e modificò il progetto della parte superiore dell'edificio, creando una struttura più elevata ma dal diametro più modesto. Le principali trasformazioni del luogo risalgono al 1940 quando vennero abbattute le casupole che si erano addossate alla chiesa e si procedette con il restauro.\nLa vedova di Ferrari, proponendo i disegni all'attenzione del Comune di Milano, riconduceva la loro realizzazione agli ultimi anni di vita del marito. Una delle opere reca la data 1926; inoltre presso il Museo di Milano si conserva un'altra serie di 16 analoghe vedute a matita di Ferrari, datate dal 1924 al 1931. Pertanto si ritiene che la serie del Civico Gabinetto dei Disegni sia stata eseguita nell'arco cronologico dal 1924 al 1932. \nIn quell'epoca Milano stava conoscendo notevoli trasformazioni urbanistiche e il pittore, per contrastare la perdita di memoria provocata dalle demolizioni, decise di fissare nei suoi disegni gli angoli e gli scorci destinati a un radicale cambiamento.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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