Redefossi. Veduta del cavo Redefossi a Milano
disegno
(?) 1924 - 1932
Ferrari, Arturo (1861-1932)
1861-1932
disegno tracciato a grafite su carta bianca
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ grafite
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ATTRIBUZIONI
Ferrari, Arturo (1861-1932)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'artista ha definito il disegno "Redefossi" nella pagina manoscritta che accompagna l'ottavo dei diciotto fascicoli della raccolta denominata "Vecchia Milano". Il Cavo Redefossi è un canale artificiale che attraversa Milano, si forma presso Porta Nuova, presso il Ponte delle Gabelle raccogliendo le acque del Seveso e del Naviglio della Martesana; attraversa Milano interamente sotto il manto stradale, sbuca all'aria aperta a San Donato Milanese, bagna San Giuliano Milanese e confluisce nel Cavo Vettabbia, tributario del Lambro, a nord di Melegnano. Il tratto del Redefossi che va da piazza Medaglie d'Oro al Lambro venne scavato tra il 1783 ed il 1786 per rimediare alle frequenti esondazioni che interessavano le zone di Porta Vittoria, Porta Romana e Porta Ludovica. Nel 1931, con la copertura dei Navigli, ricevette l'intera portata della Martesana, che poco prima, presso la Cascina dei Pomi, raccoglie la maggior parte delle acque del fiume Seveso. \nFuori dal centro cittadino i Navigli assunsero anche una fondamentale funzione economico-agricola, in quanto l'acqua costituiva indispensabile sussidio alla coltivazione delle fertilissime risaie e delle marcite.\nLa vedova di Ferrari, proponendo i disegni all'attenzione del Comune di Milano, riconduceva la loro realizzazione agli ultimi anni di vita del marito. Una delle opere reca la data 1926; inoltre presso il Museo di Milano si conserva un'altra serie di 16 analoghe vedute a matita di Ferrari, datate dal 1924 al 1931. Pertanto si ritiene che la serie del Civico Gabinetto dei Disegni sia stata eseguita nell'arco cronologico dal 1924 al 1932. \nIn quell'epoca Milano stava conoscendo notevoli trasformazioni urbanistiche e il pittore, per contrastare la perdita di memoria provocata dalle demolizioni, decise di fissare nei suoi disegni gli angoli e gli scorci destinati a un radicale cambiamento.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0