S. Aquilino. Veduta della cappella di S. Aquilino a Milano

disegno (?) 1924 - 1932

disegno tracciato a grafite su carta bianca

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite
  • ATTRIBUZIONI Ferrari, Arturo (1861-1932)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'artista ha definito il disegno "S. Aquilino" nella pagina manoscritta che accompagna il quinto dei diciotto fascicoli della raccolta denominata "Vecchia Milano". La cappella è in realtà un sacello, situato ad est della basilica di San Lorenzo, alla quale è collegato da un vano di passaggio dall'interno della chiesa stessa. Venne edificata attorno al V secolo, come luogo di sepoltura imperiale, data la presenza di un sarcofago in una nicchia dell'edificio: secondo alcuni studiosi, questo sarcofago potrebbe essere stato realizzato per i figli dell'imperatore Teodosio I o forse per Galla Placidia (anche se quest'ultima ipotesi appare remota in quanto essa morì a Roma). Il sacello ha una base ottagonale ed è interamente rivestito da marmi policromi. Le principali trasformazioni del luogo risalgono al 1929 quando venne previsto il risanamento del quartiere, isolando la parte posteriore della basilica, proprio tra le cappelle di San Sisto e Sant'Aquilino, e destinando a verde l'area risultante dall'abbattimento dei vetusti edifici.\nLa vedova di Ferrari, proponendo i disegni all'attenzione del Comune di Milano, riconduceva la loro realizzazione agli ultimi anni di vita del marito. Una delle opere reca la data 1926; inoltre presso il Museo di Milano si conserva un'altra serie di 16 analoghe vedute a matita di Ferrari, datate dal 1924 al 1931. Pertanto si ritiene che la serie del Civico Gabinetto dei Disegni sia stata eseguita nell'arco cronologico dal 1924 al 1932. \nIn quell'epoca Milano stava conoscendo notevoli trasformazioni urbanistiche e il pittore, per contrastare la perdita di memoria provocata dalle demolizioni, decise di fissare nei suoi disegni gli angoli e gli scorci destinati a un radicale cambiamento.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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