Verziere. Veduta del Verziere da via Brolo a Milano

disegno (?) 1924 - 1932

disegno tracciato a grafite su carta bianca

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite
  • ATTRIBUZIONI Ferrari, Arturo (1861-1932)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'artista ha definito il disegno "Verziere" nella pagina manoscritta che accompagna il primo dei diciotto fascicoli della raccolta denominata "Vecchia Milano". Nel XVI secolo la zona detta del Verziere era la sede del mercato ortofrutticolo (Verziere deriva da verzura, verdura), trasferito nel 1783 dal ministro Carlo Di Firmian nella vicina piazza Santo Stefano. La veduta, realizzata approssivamente dall'attuale via Brolo, inquadra il tiburio di San Bernardino alle Ossa e il campanile della basilica di Santo Stefano Maggiore. L'edificazione della chiesa di San Bernardino dei Morti risale al 1127 quando, per munificenza del nobile milanese Gotifredo Bussero, venne progettato un ospedale per lebbrosi vicino alla Basilica di Santo Stefano (nell'odierna via Brolo). Davanti alla basilica fu costruito un apposito cimitero per seppellirvi coloro che morivano nell'ospedale. Nel 1210 in fondo al cimitero venne eretta una camera per riunire le ossa esumate dal cimitero stesso. Nel 1268, sotto il pontificato di Clemente IV, fu edificata, vicino all'ossario, una piccola chiesa dedicata alla Passione di Maria Vergine e ai santi Sebastiano e Ambrogio. Nel 1430 venne concesso alla confraternita laica dei Disciplini di costruire un proprio oratorio, per le riunionie le funzioni religiose, sopra la chiesa del cimitero. \nNel 1642 crollò rovinosamente il campanile della Basilica di Santo Stefano, travolgendo la chiesa di San Bernardino e anche l'ossario; la chiesa venne subito ricostruita e nel 1679 venne rifatta la facciata, secondo un progetto di Giovanni Andrea Biffi che ideò un prospetto a tre ordini. Dal 1690 si riprese anche la costruzione dell'ossario, a pianta rettangolare coperta da un'alta volta, e le pareti vennero decorate con teschi e tibie umane, confacenti ai tempi di pestilenze e carestie; i lavori terminarono nel 1695 con gli affreschi della cupola e dei pennacchi da parte del veneto Sebastiano Ricci. La crescita dell'affluenza dei fedeli a questo nuovo ossario fu tale che, nel 1750 secondo il progetto dell'architetto Carlo Giuseppe Merlo, che prevedeva un edificio a pianta ottagonale sormontato da una cupola traforata da otto finestre ovali corrispondenti a quelle esterne dell'alto tiburio, si decise di costruire una chiesa adiacente più ampia, cioè l'attuale chiesa di San Bernardino, servendosi della vecchia chiesetta dei Disciplini come atrio della nuova. Da quel momento santo patrono venne scelto San Bernardino da Siena e la chiesa venne chiamata San Bernardino dei Morti o San Bernardino alle Ossa.\nLa vedova di Ferrari, proponendo i disegni all'attenzione del Comune di Milano, riconduceva la loro realizzazione agli ultimi anni di vita del marito. Una delle opere reca la data 1926; inoltre presso il Museo di Milano si conserva un'altra serie di 16 analoghe vedute a matita di Ferrari, datate dal 1924 al 1931. Pertanto si ritiene che la serie del Civico Gabinetto dei Disegni sia stata eseguita nell'arco cronologico dal 1924 al 1932. \nIn quell'epoca Milano stava conoscendo notevoli trasformazioni urbanistiche e il pittore, per contrastare la perdita di memoria provocata dalle demolizioni, decise di fissare nei suoi disegni gli angoli e gli scorci destinati a un radicale cambiamento.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Ferrari, Arturo (1861-1932)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - (?) 1924 - 1932

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'