Progetto per un armadio d'angolo

disegno 1700 - 1899
Levati, Giuseppe
1739-1828

matita, penna e acquerello su carta greggia

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita/ penna e inchiostro/ acquerello
  • ATTRIBUZIONI Levati, Giuseppe
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo foglio appare come il pensiero pressochè definitivo per la composizione di due mobili ad angolo destinati alla Sala da pranzo della Villa Arciducale di Monza. Ciò si deduce da una scritta sul verso del presente foglio: " Monza / Sala Mangiè" (dal francese "salle à manger"). Possiamo affermare che si trattava di una coppia di mobili, dato che esiste una serie di disegni così vasta da implicare più di un arredo. Essi erano composti, come si vede nel presente progetto, da una parte inferiore a due sportelli rettangolari con raffigurazioni diverse e un corpo superiore con ante lanciate, ognuna delle quali ornata da raffigurazioni separate da un ovale centrale. Finora è stata rintracciata soltanto la parte superiore di uno dei due armadi ad angolo (Beretti 1994, p. 78). Questo elemento superstite si orna di quattro tarsie con trumenti musicali e simboli dell'Amore, come si intende nel foglio qui studiato. Abbiamo identificato i disegni per queste quattro tarsie: i fogli C 46, C 56, C 59, C 62. Nell'antico frammento originale le quattro tarsie con trofei musicali e amorosi sono separati da un cammeo ovale con due sirene addossate attorno ad un vaso; per esso esiste il bel disegno attribuito a Levati al numero C 43. La seconda angoliera (di cui nulla è stato fin ora ritrovato) doveva essere di simle aspetto, e per essa crediamo di avere identificato i desegni per la parte superiore, simili a quelli della prima ma con raffigurazioni allusive ai giochi e al giardinaggio: C 44, C 45, C 55, C 60. Per la parte inferiore di ambedue i mobili, ci appare probabile che questi temi fossero ricordati in quattro disegni rettangolari dello stesso gusto ed epoca. Si tratta dei fogli B 145, B 146, B 150, B 151. Inoltre altri due disegni del Fondo, A 6 (per una mascherina muliebre incorniciata di elementi fogliacei) e C 254 (con un intreccio di foglie), sono in rapporto con i mobili di Monza come si spiega nelle apposite schede. Non è escluso che altri disegni del Fondo facessero parte del progetto ornamentale di questi mobili. Tutti i disegni qui elencati sono attribuibili a Giuseppe Levati, il quale raggiunge una delle punte più alte del suo estro nel foglio con le sirene addossate. Il destino di questi arredi è ignoto, ma esso non fu lieto poichè la Real Villa venne saccheggiata e molti suoi arredi venduti ("i cannibali rivoluzionari vendettero all'asta pubblica i frutti delle loro depredazioni e rapine, tanto a Milano e in particolare a Monza" come narra l'anonimo autore della "Storia del memorabile triennale governo francese", Venezia 1800, pag. 128 e sgg.). E' risaputo che il Governatore, l'Arciduca Ferdinando , lasciò Milano all'arrivo dei francesi nel maggio 1796. Nel "Diario del canonico Mantovani" (a cura di E. Larsimont Pergameni, in "Città di Milano rassegna mensile del Comune di Milano" luglio-agosto 1968, p. 27) si rammentano nell'aprile del 1799 saccheggi dello stsso genere e vendite "questa mattina il Direttorio fa vendere gli avanzi degli addobbi arciducali, di cui si era servito sin ora, e fra questi il letto bianco trinato d'oro dell'Arciduchessa".\n[Beretti - Gonzalez Palacios 2014]
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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