Betsabea al bagno. Betsabea al bagno
disegno
ca. 1834 - ca. 1834
Hayez Francesco (1791-1882)
1791-1882
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ inchiostro acquerellato/ biacca
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ATTRIBUZIONI
Hayez Francesco (1791-1882)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Galleria d'Arte Moderna di Milano Collezione Pompeo Marchesi
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo disegno, tra gli esempi più alti della produzione grafica di Francesco Hayez, giunse nelle raccolte dei Musei Civici nel 1862 con la collezione e le opere dello scultore Pompeo Marchesi. Già segnalato da Nicodemi, il disegno in questione venne messo in relazione ad un soggetto biblioco molto caro ad Hayez, "La Betsabea al bagno", trattato dall'artista più volte a partire dal 1827. Rispetto alle due redazioni pittoriche conosciute del tema (Lugo Vicentino, coll. privata; Milano, Pinacoteca di Brera (Reg. Cron. 6332)), il disegno rifinitissimo del Castello Sforzesco presenta sensibili varianti compositive: le pose delle figure sono pressoché identiche, ma le due ancelle che assistono Betsabea sono completamente nude, senza copricapi, né ornamenti. Inoltre, il paesaggio è ora sostituito da una complessa elaborazione architettonica organizzata per piani digradanti che mostra, al di là dei palmizi, il palazzo reale dalla cui loggiata si vede affacciarsi il re David, intento ad osservare proprio Betsabea della quale poi si invaghì. Il disegno era forse un primo modello di presentazione per il dipinto del 1834, oggi in collezione privata, ma non si può neppure escludere che fosse invece destinato alla traduzione litografica (Rossi 2015). Le acquarellature nere e brune sapientemente modulate si accompagnano a segni puramente grafici che risaltano sulla suferficie: mentre la penna nera delinea le forme, i tratteggi di biacca, incrociati e paralleli, definiscono i colpi di luce sulle figure nude in primo piano e nel cielo in alto. L'episodio biblico diviene allora puro pretesto per un esercizio di retorica accademica con chiari riferimenti puristi e rimandi al classicismo bolognese, tra Reni e Domenichino.\nPresso l'Accademia di Brera si conservano quattro fogli di studi a carboncino e gessetto bianco in cui Hayez elaborò le pose dei singoli modelli femminili. Uno di questi fa parte del terzo e ultimo taccuino dell'autore noto come "Taccuino giallo" risalente al 1830-1834, una datazione coerente con la cronologia proposta anche per il disegno del Castello (Rossi 2015).
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0