Madre di Dio di Tichvin. Madre di Dio di Tichvin
icona,
sec. XX inizio
La Madonna è rappresentato con il capo inclinato verso il Bambino, che incrocia la gamba destra sotto l'altra quasi casualmente; la gamba sinistra coperta dall'Himatio è tesa in avanti e mostra il piedino rovesciato, di cui si vede la pianta. Il gesto di benedizione è rappresentato dalla mano destra sollevata.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO icona
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MATERIA E TECNICA
metallo sbalzato
olio su tavola
- AMBITO CULTURALE Scuola Russa Centrale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
- INDIRIZZO Via Bernardino Varisco, 9, Chiari (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le più antiche testimonianze storiche raccontano di un'icona della Vergine, dipinta da San Luca e benedetta dalla Madre di Dio, che nell'anno 450 venne inviata a Teofilo l'Eccellente ad Antiochia e, dopo la morte di Teofilo, trasportata a Gerusalemme e di lì a Costantinopoli. La tradizione vuole che si tratti del prototipo delle icone che attualmente esistono sotto il nome della Tichvinskaja, festeggiata dalla Chiesa il 26 giugno. La posa della della Tichvinskaja si richiama ad un'apparizione miracolosa della Madre di Dio ad alcuni pescatori sul fiume Tichvinka, nella Russia settentrionale (1383). Caratteristici di questo tipo canonico sono l'inclinazione del capo della Madonna e la posa del Bambino, raffigurato di lato, rivolto verso la spalla destra della Madre. Egli incrocia la gamba destra sotto l'altra quasi casualmente; la gamba sinistra coperta dall'Himatio è tesa in avanti e mostra il piedino rovesciato, di cui si vede la pianta. Il gesto di benedizione è rappresentato dalla mano destra sollevata. La nostra icona, risalente agli inizi del XX secolo, proviene dalla Scuola iconografica della Russia centrale e, su tavola lignea e a olio, "scrive" fedelmente i canoni della Tichvinskaja; le parti pittoriche visibili risultano molto scurite dall'imbrunimento dell'olifa. L'icona, ricoperta da riza, è racchiusa in una teca non asportabile, per cui non è possibile esaminare l'intera parte dipinta. La riza, in metallo sbalzato, forma una cornice ornata a fiori e racemi, intorno alle figure, arricchite da nimbi a sbalzo (di cui uno mutilo). La teca lignea, elegante nella sua forma mistilinea, è dorata a porporina e manca dell'anta di chiusura
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0