San Dimitrij di Rostov. San Dimitrij di Rostov
icona,
sec. XIX secondo quarto
Koval'skij, Andrej; Nikitin, Nicholai (1821/1856; 1845/1874)
1821/1856; 1845/1874
Il metropolita è raffigurato in tutto lo splendore delle vesti e simboli liturgici, con le raffigurazioni della Madre di Dio e di Cristo. Lo studioso e lo scrittore sono esemplificati dalla mano destra posata su un pacco di tomi e di fogli sparsi, che si trovano su uno scrittoio con alzata piena di volumi; sullo scrittoio un crocifisso da tavolo, con piedistallo, ricorda l'impegno di Dimitrij in ambito storico-teologico.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO icona
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MATERIA E TECNICA
argento sbalzato, cesellato e inciso
olio su tavola
SMALTO
vetro colorato
- AMBITO CULTURALE Scuola Russa Centrale
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ATTRIBUZIONI
Koval'skij, Andrej; Nikitin, Nicholai (1821/1856; 1845/1874)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
- INDIRIZZO Via Bernardino Varisco, 9, Chiari (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Figura fondamentale per la Chiesa russa e per l'Ortodossia, Dimitry di Rostov nacque a Makarovo nella regione di Kiev nel 1651 con il nome di Danylo Savvich Tuptalo (o Tuptalenko). Trasferitosi a Kiev, entrò nell'accademia della città studiando teologia. Nel 1668) prese i voti nel monastero di san Cirillo a Kiev con il nome monastico di Dimitry; alcuni anni dopo divenne egumeno. Nel 1702 venne nominato metropolita di Rostov, ove fondò una scuola e un teatro. Condusse vita ascetica di preghiera e di digiuno molto rigido e spesso ebbe visioni celesti. Grande oratore, era famoso per la sua eloquenza. Scrisse numerosi sermoni, saggi politici e storici, il trattato teologico "Lo specchio della fede ortodossa" e il dramma "La dormizione della Madre di Dio"; l'opera di maggiore rilievo è "La vita dei santi" redatta in 12 volumi scritti tra il 1684 e il 1705. Fu anche compositore e scrisse numerosi salmi che i Kobzari (menestrelli ambulanti) adattarono a canzoni popolari diffondendoli in Ucraina e nei Balcani. La nostra icona, di Scuola della Russia centrale, risale al secondo quarto del XIX secolo; "è scritta" a olio, su una tavola lignea formata da tre assi con due traverse convergenti e cieche; il retro della tavola, anch'esso dipinto ad olio, riporta un'iscrizione non più leggibile. Il dipinto, con colori tutti giocati sui toni del marrone e del rosso cupo (resi più scuri anche dall'imbrunimento dell'olifa), sintetizza la vita impegnata e poliedrica di Dimitrij: il metropolita è raffigurato in tutto lo splendore delle vesti e simboli liturgici: mitra con incastonati smeraldi e zaffiri e con le raffigurazioni della Madre di Dio e di Cristo; pastorale cesellato, che termina a Tau; due catene d'oro con medaglioni: uno a forma di losanga e uno rotondo; stikarion con polsi finemente ricamati; omophorion incrociato sul petto, con broderie a fili d'oro, come il fastoso sacchos che lo ricopre; al centro dell'omophorion una losanga quadrilobata, all'interno di una croce fiorata, mostra una piccola icona della Madre con il Figlio. Lo studioso e lo scrittore sono esemplificati dalla mano destra posata su un pacco di tomi e di fogli sparsi, che si trovano su uno scrittoio con alzata piena di volumi; sullo scrittoio un crocifisso da tavolo, con piedistallo, ricorda l'impegno di Dimitrij in ambito storico-teologico. Il punto focale -da tradizione canonica- è il volto, incorniciato da lunga barba e lunghi capelli ricadenti sulle spalle; la bocca, incorniciata da baffi alla mongola, è chiusa sul Mistero; il naso nobile, allungato fino alle sopracciglia, e gli occhi grandi, bruni e profondi, catalizzano l'osservatore; ma lo sguardo non è rivolto a chi osserva; è rivolto "in interiore", a scandagliare l'animo aperto sull'Aldilà. Non manca il nimbo della santità, orlato non dal rosso tradizionale, ma da una scritta in slavo che caratterizza l'icona: San Dimitrij metropolita di Rostov. La tavola è ricoperta da una Riza in argento finemente sbalzato, cesellato e inciso. La Mitra è contornata da cristalli colorati (alcuni perduti) con smalti blu nel fondo delle raffigurazioni della Madre di Dio e di Gesù Cristo. Punzoni di Mosca, 1844, maestro di saggio A·K Andrej Koval'skij 1821-1856; maestro argentiere HH (NN) Nicholai Nikitin (?), attivo a San Pietroburgo dal 1845 al 1874. Sulla riza, sotto lo sbalzo del libro, vi è un'iscrizione commemorativa datata 8 dicembre 1842 - Mosca.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0