Presentazione di Gesù al tempio
gruppo scultoreo,
sec. XVII terzo quarto
La quarta cappella, dedicata al quarto dei misteri gaudiosi del Rosario, misura circa cinque metri per cinque, ed ospita otto statue leggermente più piccole del naturale, in terracotta, dipinte a freddo. La scena è ambientata all'interno del tempio di Gerusalemme, dove Maria e Giuseppe si recarono secondo la legge di Mosè, per consacrare a Dio il loro figlio primogenito. Le sculture daffigurano: Gesù Bambino sull'altare, Simeone, due sacerdoti, Giuseppe, Maria, una donna con un bimbo tra le braccia e una figura femminile che offre in sacrificio due colombe. Rispetto alle statue delle altre cappelle queste sono di dimensioni inferiori e stilisticamente molto diverse
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO gruppo scultoreo
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MATERIA E TECNICA
terracotta/ pittura
- AMBITO CULTURALE Ambito Tedesco
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Sacro Monte di Ossuccio - complesso
- INDIRIZZO Viale del Santuario, Ossuccio (CO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La quarta cappella, dedicata al quarto dei misteri gaudiosi del Rosario, è situata nella cosiddetta piazzetta Garzola, su cui si immettono le vie provenienti da Lenno, Campo e Sala. Questa scelta compositiva di tipo urbanistico, fu eseguita in epoca imprecisata e gli studi sino ad ora compiuti non aiutano a datare tale decisione. Certo, è invece, che da questo preciso luogo del cammino che conduce al Santuario, la strada diviene più ampia e scorrevole. L'apparato scultoreo, composto da sette elementi, è completamente differente rispetto a quelle realizzate, in epoca imprecisata o in date certe, per le altre cappelle del Sacro Monte di Ossuccio. Rispetto alle statue delle altre cappelle, infatti, quelle presenti in questo piccola struttura architettonica sono di dimensioni inferiori e stilisticamente non paragonabili. Secondo la critica la rigidità dei corpi e la vacua fissità delle espressioni le ricondurrebbe ad un artista nordico, presumibilmente ospite dell'eremita Timoteo Snider che visse presso il Santuario tra il 1643 e il 1683, o del suo predecessore frate Lorenzo Selenato. Il ciclo plastico, dunque, sarebbe da attribuire alla seconda metà del XVII secolo o, comunque, a una seconda fase edilizia del cantiere.Nessuna ipotesi concreta è stata sinora avanzata per proporre una autore degli elementi modellati, sebbene alcuni storici abbiano proposto di cercare l'artefice delle sculture in ambito tedesco, dove i due eremiti erano soliti compiere alcuni viaggi alla ricerca di finanziamenti. In uno di questi spostamenti gli eremiti avrebbero potuto conoscere un facoltoso donatore, magari emigrato dall'Italia o dalle valli comasche di confine, che avrebbe pagato la realizzazione delle statue realizzate da un artista avvezzo alla scultura del legno più che alla modellazione plastica della terracotta. Anche le decorazioni pittorico-parietali, costituite da quadrature prospettiche che ricreano l'interno del tempio, non sono di facile datazione, sebbene a sanguigna sono presenti nella cappella le date 1662 e 1675. Dopo anni di difficoltà in questi ultimi due decenni, anche per questa cappella, ha avuto inizio un progetto di valorizzazione culturale del Sacro Monte, di cui l'inserimento nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO, avvenuto nel 2003, costituisce tappa fondamentale. All'interno dell'Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale "Magistri Comacini", sottoscritto da Provincia di Como (soggetto capofila), Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e numerosi altri partner che operano sul territorio, è stato redatto uno studio sul piano di gestione del complesso del Sacro Monte e alla definizione degli interventi prioritari. Tra questi sono segnalati quelli necessari al pieno recupero e restauro della quattordicesima cappella, sulla quale si spera di poter operare nei prossimi anni.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE R03/ Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0