Natività di Gesù

scultura, sec. XVII inizio

All'interno della terza cappella del Sacro Monte di Varese si trovano ventisei statue in terracotta dipinta a freddo, di dimensioni più grandi rispetto al naturale. In primo piano si osserva la scena della Natività incentrata sulla figura del Bambino deposto nella mangiatoia e vegliato da Maria, Giuseppe, i pastori, il bue e l'asinello, mentre al di sopra una schiera di angeli musicanti partecipa all'evento. Le sculture furono dubitativamente eseguite dalla bottega dei Prestinari o da Francesco Silva all'inizio del Seicento.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Silva, Francesco; Prestinari, Cristoforo (1568-1641; 1570-1623)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Sacro Monte di Varese - complesso
  • INDIRIZZO Via del Santuario, Varese (VA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le fonti documentarie attestano l'inizio dei lavori di edificazione della terza cappella, dedicata alla Natività di Gesù, già nel 1605, contestualmente alla prima e alla seconda stazione del Rosario. Si tratta dunque dei primi edifici costruiti sulla via Sacra che conduce al santuario, la cui progettazione era stata affidata da padre Aguggiari da Monza al noto architetto Giuseppe Bernascone, detto "il Mancino", e intrapresa proprio in quello stesso anno. Gli inizi del diciassettesimo secolo si rivelano particolarmente proficui per i Sacri Monti lombardi e piemontesi, e non solo per quello di Varese, indice sintomatico della volontà di mettere in atto una nuova religiosità, finalizzata all'esaltazione dei luoghi della passione di Cristo. L'individuazione e la scelta di località impervie, già interessate in passato da fatti miracolosi e da pellegrinaggi, accomuna la creazione dei Sacri Monti in Piemonte e in Lombardia, nell'ottica congiunta di ricreare per i fedeli una sorta di Via Crucis, percorribile con fatica fisica e con la possibilità di meditare sulle sofferenze patite da Cristo nel cammino verso il Calvario. Non esistono documenti relativi alla paternità e nemmeno alla messa in opera delle statue all'interno dell'edificio, che si presume però possa essere avvenuta entro il secondo decennio del Seicento, compatibilmente con quanto avvenuto nella seconda cappella. Nel 2003 l'intero Sacro Monte di Varese è stato riconosciuto dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità, insieme ai complessi piemontesi di Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta, Varallo, e a quello lombardo di Ossuccio.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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