Diana
busto,
ca. 1830 - ca. 1830
Houdon, Jean-antoine (scuola)
1741/ 1828
Busto in marmo bianco.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO busto
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Houdon, Jean-antoine (scuola)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa Necchi Campiglio
- LOCALIZZAZIONE Villa Necchi Campiglio
- INDIRIZZO Via Mozart 12-14, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE In origine il busto era posto su una base in marmo giallo e bronzo dorato (vedi catalogo d'asta Sotheby's 5 marzo 2003, p. 82). La base reca la firma 'Houdon'. Donazione fatta da Roberto e Isabella Ubaldi in memoria di Maria Antonia Gianetti che per cinquant'anni esercitò il mestiere di antiquario a Milano, in via Gesù 7. Jean-Antoine Houdon (Parigi, 1741-1828) scultore francese. Studiò a Roma, all'Accademia di Francia, dal 1764 al 1768, ed eseguì in questo periodo molti studi anatomici tra cui lo Scorticato, diventato famoso anche a livello didattico, e le statue di San Bruno e San Giovanni Battista (distrutta) per Santa Maria degli Angeli. Al ritorno a Parigi eseguì la statua di Diana cacciatrice (il bronzo è al Louvre; un esemplare in marmo fu acquistato da Caterina II per l'Ermitage di San Pietroburgo) e ricevette poi numerose commissioni per monumenti sepolcrali. Ma conquistò il successo soprattutto con la prestigiosa galleria dei ritratti a mezzo busto e a figura intera, che lo consacrarono indiscusso maestro del genere più coltivato, forse, dagli scultori del tempo e sicuramente più amato dal pubblico. Molti fra i contemporanei di maggior spicco posarono nel suo atelier per busti più volte replicati, gettati anche in gesso o in bronzo per soddisfare le richieste di collezionisti ed estimatori di mezza Europa. La serie fu aperta dal Diderot, cui seguirono i ritratti di Gluck (1775) e Molière (1776), di Turgot (1778) e Buffon (1881). Il suo Voltaire seduto (Parigi, Comédie Francaise) trionfò al Salon del 1781. Solo tra il 1777 e il 1778 Houdon eseguì circa 40 busti in uno stile di netta impronta realista, con forte evidenza dell'anatomia e dell'espressione psicologica. L'adesione alla concreta realtà umana dei modelli, fissati sempre sul punto di volgersi con lo sguardo allo spettatore, evita a Houdon sia di cedere alle seduzioni del tardo rococò (a cui pure mostra talvolta d'indulgere, specie nei vivacissimi ritratti di fanciulli) sia di adeguarsi più tardi alla troppo rigida alternativa del gusto neoclassico, che non mancò tuttavia di influenzarlo nell'ultimo periodo. Nel 1785, anche per il successo del suo ritratto di B. Franklin, Houdon si recò nell'America del Nord per eseguire una statua di G. Washington, poi eretta nel Campidoglio di Richmond: opera che, nonostante l'acuto realismo dei dettagli, tende a un'inedita essenzialità e concentrazione ideale. Il periodo rivoluzionario segnò un rallentamento ma non un arresto dell'attività dell'artista, che continuò con i busti di Bailly, presidente della Costituente, di La Fayette, di Mirabeau. Un ritratto "all'antica" di Napoleone aprì la serie "napoleonica" dove appaiono i segni d'un graduale declino inventivo.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- ENTE SCHEDATORE R03/ FAI - Fondo Ambiente Italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0