piatto - manifattura cinese (sec. XVIII)

piatto, ca. 1700 - ca. 1720

Splendido piatto con decoro Imari su fondo bianco-grigio.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO piatto
  • MATERIA E TECNICA porcellana/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Cinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa Necchi Campiglio
  • LOCALIZZAZIONE Villa Necchi Campiglio
  • INDIRIZZO Via Mozart 12-14, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La porcellana Imari prende il nome dal porto di Imari da cui venivano esportate nel resto dell'arcipelago giapponese; venivano prodotte nella provincia di Hizen nella regione di Arita (Giappone). Dopo il 1650, in seguito all'espansione del mercato, la porcellana Hizen subì l'influenza dei metodi, a livello tecnologico, cinesi. Si introdusse, cioè, lo smalto policromo sopra l'invetriatura, ottenendo magnifiche porcellane decorate. A partire dalla metà del XVII secolo la produzione Nabeshima, dal nome della famiglia, divenne la più importante. Prodotta tra il 1690 e il 1720 e creata per il gusto Shogun, rappresenta il culmine della raffinatezza nella produzione di porcellana giapponese. Prima dell'apertura della Villa al pubblico il piatto era collocato sul tavolo della Camera della Signora Gigina Necchi.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • ENTE SCHEDATORE R03/ FAI - Fondo Ambiente Italiano
  • DATA DI AGGIORNAMENTO Fondo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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