Ritratto del marchese Teobaldo Visconti. Ritratto d'uomo
Entro una doppia cornicetta posta in corrispondenza della circonferenza, la medaglia raffigura sul recto il ritratto a mezzo busto frontale del marchese Teobaldo Visconti. L'uomo è abbigliato secondo la foggia vestimentaria maschile tipica della seconda metà del Seicento, che prescrive l'armatura, dalla quale fuoriesce la cravatta a forma di fiocco all'altezza del collo, e i capelli lunghi che ricadono sulle spalle, accompagnati da baffi tagliati all'ungherese. Sull'armatura l'uomo indossa il Collare dell'Ordine del Toson d'Oro disposto da spalla a spalla. Sul verso, inserito nella medesima doppia cornicetta, è raffigurato al centro un leone rampante con il corpo rivolto a sinistra, il muso frontale e le zampe posteriori appoggiate su un terreno sassoso su cui striscia una vipera in fuga verso sinistra. Sia il recto che il verso riportano un'iscrizione che segue il profilo circolare: "THEOBALDVUS-VICECOMES-SAC-ROM-IMP-MARCH-&-" (recto) e "VIS-NON-VIRUS" (verso). Nel taglio del braccio destro dell'uomo compare la data "1675" da identificare con l'anno di realizzazione della medaglia.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO medaglia
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
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ATTRIBUZIONI
Fiori, Cesare (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Sistema Museale di Valle Trompia
- LOCALIZZAZIONE Casa Malossi
- INDIRIZZO Via Magli, 51, Ome (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Teobaldo Visconti (Milano 1601-1674) è noto come secondo marchese di Cislago, conte di Gallarate dal 1656, nonché sovrintendente generale della milizia urbana di Milano nel 1648. Nel 1669 è insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro dalla Corona di Spagna. L'effige riproduce fedelmente un'incisione firmata da Cesare Fiori (1636 ca.-1702) conservata presso l'Archivio Cesare Visconti di Marcignago (consultabile sul sito archiviostorico.dicom.uninsubria.it/archivi), che a sua volta costituisce il modello di un ritratto a figura intera del marchese attribuito al pittore prussiano Salomon Adler, noto attraverso una copia di scuola lombarda databile alla seconda metà del Settecento e oggi conservata nelle raccolte d'arte dell'Ospedale Maggiore di Milano. Sulla base del confronto con l'incisione la bibliografia attribuisce la realizzazione della medaglia allo stesso Cesare Fiori, figura eclettica di pittore, incisore e architetto attivo a Milano. Il valore e le doti del personaggio ritratto trovano eco nella rappresentazione sul verso, che descrive per immagini il motto latino traducibile come "Vigore, non veleno".\nL'opera in esame è da considerare uno dei pezzi più preziosi della collezione di medaglie conservata nelle raccolte d'arte della Casa Museo, classificate per tipologie diverse: papali, cardinalizie, napoleoniche, bresciane, italiane, straniere, votive, alle quali si aggiungono quelle dedicate a Gabriele D'Annunzio.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- ENTE SCHEDATORE R03/ Comunità Montana Valle Trompia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0