violoncello - ambito italiano (metà sec. XVII)

violoncello, ca. 1650 - ca. 1660

L'etichetta che attribuisce l'opera a Francesco Ruggeri è visibilmente falsa. É uno strumento su cui si possono vedere varie stratificazioni di lavoro. Il fondo è in un solo pezzo (con due piccole aggiunte laterali) di acero a taglio tangenziale con una bella marezzatura orizzontale. Le fasce sono dello stesso legno, ma a taglio radiale. La tavola è in sei pezzi di abete con venatura ondulata ed irregolare. La testa, innestata, è in acero molto marezzato. Alla base delle due ganasce ci sono due aggiunte di acero difficilmente spiegabili, con due strisce di ebano sulla giunzione. Nella parte dorsale della testa i baffi formano un disegno triangolare, che non esiste in altri strumenti dell'epoca. Il filetto del fondo ha il bianco in acero di 0,7 mm e il nero probabilmente in noce di 0,5 mm. La tavola ha il filetto con il bianco in acero di 0, 7 mm e il nero di ebano di 0,6 mm. I tasselli interni forse originali sono in legno di pioppo, così come le controfasce. Su questo violoncello vi sono tracce di varie riparazioni ed interventi dovuti a persone diverse. La nocetta è stata sostituita, così come molti pezzi di fascia, rifatti probabilmente in seguito a rotture con parti mancanti. Gli ultimi interventi di restauro sono stati effettuati nel laboratorio Amighetti nel 1992 e 1995.

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