Vulcano

dipinto, post 1750 - ante 1750

Vulcano, con il martello sulla destra, è appoggiato all'incudine, a torso nudo. Dietro di lui, sulla sinistra, si vede il fuoco della fucina.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA OLIO SU TELA
  • ATTRIBUZIONI Batoni Pompeo Girolamo (1708/ 1787)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici di Como
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Volpi
  • INDIRIZZO Via Armando Diaz, 82-84, Como (CO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto si allinea con la serie di tele di soggetto mitologico realizzata da Pompeo Batoni tra il 1740 e il 1760 (Il classicismo e il Batoni, 1967) caratterizzata dalla tipica finitezza di esecuzione del pittore lucchese. Analizzandolo, Pier Luigi De Vecchi (De Vecchi, 1981) ha rilevato che "La posizione della figura riprende, con lievi varianti e somma naturalezza, un modello raffaellesco (uno dei personaggi della Disputa del Sacramento, appoggiato alla balaustra in primo piano a sinistra); la testa appare derivata dal medesimo modello utilizzato per quella di Chirone nella Educazione di Achille agli Uffizi". Lo studioso, inoltre, ha rintracciato una replica in controparte di dimensioni minori del dipinto di Como (92x61.5), pure siglata e datata 1750, apparsa ad un'asta londinese di Sotheby il 10 novembre 1954 (Clark, 1985, n. 131). Il Morandotti, più recentemente, ha osservato che il Vulcano di Batoni " è investito di una moralità nuova e sembra voler riflettere sul proprio destino iconografico, pronto a essere reclutato tra le divinità care ai committenti della nuova era industriale" (Morandotti, 2002, 442). Copie di questo dipinto sono segnalate in collezione privata a Bergamo (1975) e presso Formerly art market di Milano (1972), mentre un disegno di Allan Ramsay (1755) è conservato alla National Gallery of Scotland (Clark, 1985, n. 131).
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Musei Civici di Como
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2000
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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