Sacra Famiglia e Santa Caterina d'Alessandria
dipinto,
ca. 1540 - ca. 1555
Bordon, Paris (1500-1571)
1500-1571
La tela raffigura al centro la Madonna seduta che allatta il Bambino Gesù, il quale sembra attratto da un frutto che gli viene mostrato da san Giuseppe. In secondo piano a destra, invece, emerge dal fondo una figura femminile identificabile in santa Caterina d'Alessandria grazie alla palma del martirio che regge in mano, e soprattutto alla ruota dentata (simbolo del suo primo martirio, dal quale la donna ne uscì illesa). Sulla parte destra la composizione è chiusa da un tendaggio verde, che lascia scoperta una veduta paesaggisitica, contraddistinta da rilievi montuosi e collinari, oltre che da una florida vegetazione boschiva.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Bordon, Paris (1500-1571)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria delle Grazie
- INDIRIZZO Piazza Santa Maria delle Grazie, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, attribuita al pittore di origine trevisana Paris Bordon, non fu eseguita per la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano, bensì venne qui trasferita soltanto nel dopoguerra dai depositi della Certosa di Pavia. Paris Bordon ricevette la prima formazione da Tiziano, presso il quale andò a bottega, come ricorda Giorgio Vasari. L'alunnato presso Tiziano provocò una tendenza all'emulazione del suo linguaggio, che tuttavia non si assestò mai su una pedissequa imitazione, piuttosto innescò una consapevole e personale interpretazione, che a partire dalla fine del secondo decennio sfocierà in alcune prove di notevole livello. A questa independenza di Paris contribuì forse il fatto che, come narra sempre il Vasari, il giovane verso la fine del secondo decennio del XVI secolo aveva abbandonato l'atelier tizianesco, infastidito dal fatto che quest'ultimo "non fosse molto vago d'insegnare ai suoi giovani". Non è dunque casuale individuare nel linguaggio di Bordon un recupero del giorgionismo, che comunque continua a tenere conto delle coeve testimonianze tizianesche. Tipica di Paris Bordon è la forma controllata che delinea composizioni meno dinamiche rispetto a quelle di Tiziano, ma che dà luogo a un'arte piacevole e di piana lettura, anche per quanto riguarda i soggetti, spesso attinenti a tematiche mitologiche e allegoriche. A partire dagli anni quaranta il pittore dimostra inoltre di essere aggiornato sul dibattito della "Maniera", che rileggeva i celebri modelli di Raffaello e Michelangelo. La qualità principale di Paris, che lo rende uno dei pittori più interessanti del Cinquecento veneziano, è quella di essere riuscito a trovare la propria cifra caratteristica servendosi di varie fonti di partenza (da Tiziano e Licinio, a Pordenone e Lotto), combinate e riproposte in modo personale. Ciò appare evidente anche nell'opera di Santa Maria delle Grazie, che pur nel piccolo formato palesa l'alto livello pittorico, sostenuto da un sapiente uso del colore e soprattutto da una straordinaria scioltezza d'esecuzione. La datazione, pur non essendo documentata, può attestarsi intorno al periodo del soggiorno milanese del pittore, avvenuto negli anni quaranta del Cinquecento.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE R03/ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0