Peccato originale

fonte battesimale, ca. 1435 - ca. 1450

Il fonte, sul bordo esterno, presenta una serie di raffigurazioni che trovano, quale fulcro iconografico principale, la scena del Battesimo di Cristo, che campeggia in evidenza in una delle formelle. Accanto a questa scena sono visibili altri elementi in bassorilievo, alcuni dei quali puramente esornativi, con fregi a girali, oltre a stemmi della famiglia Castiglioni; in posizione opposta rispetto alla scena del Battesimo è presente quella del Peccato originale. La parte inferiore della vasca è arricchita da alcuni "spiritelli" scolpiti quasi a tutto tondo, che giocano tra il fogliame e sembrano girare con foga attorno alla base.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO fonte battesimale
  • MATERIA E TECNICA pietra
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Museo della Collegiata
  • INDIRIZZO Via Cardinal Branda, Castiglione Olona (VA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La vasca, la cui posizione originarie nel Battestero era significativamente in asse con il Dio Padre dipinto da Masolino sulla volta (solo in un secondo tempo fu spostato "in medio Templi Baptismalis"), è opera della bottega di lapicidi nota con l'appellativo, di per sè un po' generico, dei "Maestri Caronesi", che si riferisce a un nutrito numero di maestri ben più esteso dei soli due nomi documentati di Filippo e Andrea da Carona. Costoro, la cui formazione è da individuare a Venezia, lavorarono per circa un quarto di secolo al servizio del cardinale Branda Castiglione, realizzando nel piccolo centro lombardo varie altre opere di scultura a cominciare dalla lunetta sul portale di facciata della Collegiata (raffigurante la Madonna col Bambino, i santi Lorenzo, Clemente, Ambrogio, Stefano e Branda Castiglioni), datata 1428. E' questo il primo intervento di questa bottega a Castiglione, inizio di un'attività che nel giro di qualche anno (dopo il 1432) si articolerà nelle due splendide ancone scultoree collocate rispettivamente nelle cappelle a fianco del presbiterio. Sul piano dello stile il rinnovamento operato da questi maestri è visibile soprattutto nel tentativo di affrancamento dai linearsimi tardogotici (che comunque sono ancora ben visibili in tutta la loro produzione) preferendo la ricerca di formule proto-rinascimentali caratterizzate da un maggior senso plastico delle figure, che deriva anche dalla conoscenza dell'arte toscana. Tutto ciò trova riscontro nelle due monumentali sculture d'arenaria presenti in facciata della chiesa di Villa e recanti l'immagine di Sant'Antonio abate e San Cristoforo, e ancor di più nel gruppo dell'Annunciazione all'interno della medesima chiesa (la cui decorazione spetta sempre al cardinale Branda), in passato attribuita significativamente a Francesco di Valdambrino. Il richiamo ai modi sinuosi di Lorenzo Ghiberti è un elemento che emerge anche nel fonte battesimale, eseguito nella medesima termperie culturale, probabilmente verso la metà del XV secolo, dopo la morte del Castiglione avvenuta nel 1443.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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