resurrezione di Cristo

dipinto, post 1525 - ca. 1535

La parete che separa la chiesa claustrale da quella riservata ai fedeli è caratterizzata da una articolata serie di affreschi disposti su due ordini, che continuano anche sulle pareti laterali del presbiterio. Nelle lunette in alto sono raffigurate, da sinistra a destra, alcune scene della passione: la Salita al Calvario, Cristo inchiodato alla croce e la sua Sepoltura. Nella fascia mediana della parete divisoria appaiono le sante Apollonia e Lucia (nel riquadro a sinistra), Caterina d'Alessandria e Agata (nel rinquadro di destra), e i santi Sebastiano e Rocco sulle lesene; nella fascia inferiore, invece, si scorgono figure a monocromo (angeli e San Martino e il povero), accompagnate da finte incrostazioni marmoree e da un frammento di paesaggio nella nicchia al centro. Sulle altre pareti del presbiterio si registra la presenza, nel vano di sinistra, dell'Orazione di Cristo nell'orto, con ai lati Guida giuida i soldati e Cristo deriso; nel vano presbiteriale di destra, invece, si riconosce l'episodio della Resurrezione sulla parete centrale, con la Sepoltura di Cristo e il Noli me tangere rispettivamente a sinistra e a destra.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Luini, Bernardino; (1481 Ca.-1532;)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maurizio al Monastero Maggiore
  • INDIRIZZO Corso Magenta 13, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sensazione, osservando l'intera parete, è di trovarsi davanti a una "struttura di un polittico lombardo a scomparti", meno elaborata sul piano della resa illusionistica rispetto a quella che contraddistingue il fronte rivolto verso la chiesa pubblica. Del resto la committenza doveva avvertire una minore esigenza di conferire risonanza a questo settore della chiesa, riservato, appunto, alla preghiera delle monache e dunque inaccessibile ai fedeli. Alcuni elementi suggeriscono che Bernardino Luini avesse concluso il settore inferiore verso il 1524, prima di avviare l'impresa di Saronno, dove emergeranno maggiori riferimenti al classicismo centro italiano, segno di un probabile aggiornamento avvenuto in seguito a un viaggio a Roma. Una datazione più tarda, nel secondo lustro del terzo decennio del Cinquecento, va invece proposta per le scene presenti nei due vani laterali del presbiterio e nelle lunette con scene della Passione in alto nella perete divisoria, memori, nell'impaginazione compositiva, delle opere tarde di Raffaello.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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