liuti a manico
liuto
sec. XX prima metà
Gekkin, ovvero liuto a manico corto con cassa circolare formato da un piano armonico di pauwlonia e un fondo, paralleli e di uguali dimensioni uniti da fasce di palissandro; decori sul piano armonico (fiori); manico e cavigliere in un unico pezzo, termina con una tavoletta su cui è applicata una farfalla intagliata in legno chiaro; nel cavigliere quattro caviglie inserite lateralmente; tastiera priva del capotasto e dei tasti (tre); altri cinque tasti sul piano armonico; Attaccacorde a forma di mezzaluna con quattro fori; sopra l'attaccacorde è incollato un rettangolo di pelle di serpente. Detto anche chitarra luna giapponese.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO liuto
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MATERIA E TECNICA
osso
palissandro
corde di budello
legno chiaro
pauwlonia
- AMBITO CULTURALE Ambito Giappone
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Area Museo delle Culture, Progetti Interculturali e Arte nello Spazio Pubblico
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Versione giapponese del liuto a forma di luna cinese yüeh ch'in, dal quale storicamente deriva (si veda la scheda del n. 432 di inventario). Si tratta infatti del principale liuto a manico corto a collo della musica tradizionale giapponese con cassa "a chitarra", vale a dire costituita da tavole assemblate e non da un blocco di legno scavato per ricavarne un guscio. Il nome giapponese traduce quello dello strumento originario cinese, e come quello significa "strumento a corde a forma di luna", a causa evidentemente della perfetta circolarità della cassa armonica. L'altro carattere morfologico che lo gekkin condivide con lo yüeh ch'in è costituito dal manico, particolarmente corto. All'interno della cassa dovrebbe essere presente un dispositivo timbrico costituito da una barretta metallica avvolta a spirale e capace di entrare in vibrazione in rapporto con la vibrazione principale delle corde. In realtà non è stato possibile verificare la presenza effettiva di tale elemento nell'esemplare in collezione. Le due coppie di corde sono accordate a distanza di quinta, consentono l'estensione di due ottave e si suonano con un plettro di tartaruga. Lo strumento è appoggiato in posizione leggermente diagonale alla coscia sinistra del suonatore. Lo gekkin è stato introdotto in Giappone nel periodo Edo, quando si è diffuso il genere musicale di impronta cinese denominato minshingaku, e cioè "musica Ming e Qing".
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302178406
- ENTE SCHEDATORE R03/ Mudec - Museo delle Culture
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0