Soldato con mulo
disegno,
ca. 1915 - ca. 1916
Sironi, Mario (1885-1961)
1885-1961
matita di grafite e acquerello su carta
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
-
MATERIA E TECNICA
carta/ grafite/ acquerello
-
ATTRIBUZIONI
Sironi, Mario (1885-1961)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Quando il 24 maggio 1915 l'Italia entrò in guerra contro l'Austria e la Germania, alcuni tra i maggiori artisti Futuristi si arruolarono come volontari all'interno del Battaglione Lombardo VCA. Anche il giovane Sironi, così come Boccioni, Bucci, Erba, Funi, Sant'Elia e ovviamente Marinetti, entrarono a far parte della III compagnia, all'ottavo plotone. Molti tra questi artisti, durante il conflitto mondiale, iniziarono a collaborare come illustratori per le maggiori testate giornalistiche favorevoli al conflitto, come il "Popolo d'Italia", "Il Corriere della Sera", "Il Giornale d'Italia", "La Gazzetta del Popolo" e tante altre. Anche Mario Sironi collaborò con le più accanite riviste interventiste e, dall'11 aprile del 1915, con il settimanale diretto da Umberto Notai: "Gli Avvenimenti", per il quale realizza disegni di guerra o d'impronta politica (Sansone 2007; cfr. G. Traversi, Mario Sironi. Disegni: Illustrazioni, scenografie e opere grafiche, Milano 1968, p. 15). In questo genere di illustrazioni può essere incluso, per la natura della composizione e la concezione della struttura spaziale, ma anche per l'inquadratura di spalle dell'uomo, e per il "profilo costruttivista-futurista delle case sullo sfondo e della soma sul dorso del mulo" (Dallaj 1991) anche il foglio ad acquerello acquistato nel 1933 presso Matilde Sironi per le raccolte pubbliche, raffigurante un volontario ciclista intento nelle proprie attività quotidiane durante le giornate passate al fronte o durante le pause dagli impegni militari. Il soldato con l'elmetto e il mulo, raffigurati nel foglio, sono posti in primo piano all'interno di un paesaggio creato con pochi schematici elementi, "appaiono uniti da uno stesso destino umile e tragico, l'eroica monotonia del quotidiano soffrire si fa mito, indistruttibile nella sua solidità, inarrestabile nel suo lento incedere" (De Stasio 1991). L'opera viene datata da Luigi Sansone al 1915 (Sansone 2007).
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302161026
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0