L'ombra di Banco. L'ombra di Banquo
disegno,
1911 - 1911
Martini, Alberto (1876-1954)
1876-1954
inchiostro nero di china e tracce di matita di grafite su cartoncino
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
cartoncino/ inchiostro di china/ grafite
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ATTRIBUZIONI
Martini, Alberto (1876-1954)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno segna nell'internazionalismo dell'opera di Alberto Martini, uno dei primi contatti con la letteratura inglese e in particolar modo con Shakespeare. Dopo aver realizzato le illustrazioni per i Racconti straordinari e le Storie serie e grottesche di Edgar Allan Poe, Martini rivolse la sua attenzione alle opere del drammaturgo inglese creando delle illustrazioni per l'Amleto, e tra il 1909 e il 1911 per l'opera di Macbeth. Per quest'ultima realizza, infatti, cinque studi preparatori a matita e dodici disegni a penna e inchiostro di china, creando dei personaggi di seducente ambivalenza drammatica (Comelli 2012). Di questo ciclo fa parte l'Ombra di Banquo, creata dall'artista per rappresentare il Terzo Atto di Macbeth: avendo violato l'ordine naturale delle cose, il protagonista del dramma shakespeareano è tormentato dallo spirito di Banquo che si manifesta al suo carnefice durante un banchetto che sta per consumarsi. Così nel disegno, le vivande sono presentate su una tavola spoglia e il volto del generale ucciso appare in primissimo piano all'omicida in tutta la sua agghiacciante ferocia. La sua demoniaca espressione pare ostentare le proprie ferite da cui fuoriesce il sangue che gli scorre sul viso. I suoi occhi, espressione dei problemi più tortuosi e tormentati dell'essere, diretti verso l'osservatore, mostrano il travaglio della coscienza e il peso della colpa umana. Già con questo disegno del 1911 si avverte in Alberto Martini un precursore del Surrealismo. È però solo alla fine degli anni Venti che l'artista, soggiornando a Parigi, incontra i rappresentanti del movimento, dal quale, nonostante gli elementi onirici e psicologici presenti nella sua poetica che con essi condivise, mantenne sempre le distanze.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160945
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0