La Guerra. Gli orrori della guerra - composizione allegorica

disegno, ca. 1905 - ca. 1906

penna e inchiostro, inchiostro di china su cartoncino

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA cartoncino/ penna e inchiostro/ inchiostro di china
  • ATTRIBUZIONI Martini, Alberto (1876-1954)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1919, all¿interno della Galleria Pesaro, con una mostra personale presenta in catalogo da Vittorio Pica, Alberto Martini espone più di 180 opere tra disegni a matita, pastelli, inchiostri, pitture e incisioni. In questa occasione fu esposto "Gli orrori della guerra", disegno donato al comune di Milano dalla Galleria Dedalo nel 1933 e oggi conservato all¿interno del Civico Gabinetti di Disegni del Castello Sforzesco. Si tratta di uno splendido cartoncino realizzato a penna e inchiostro di china e descritto dal critico pantaeuropeo come un¿opera "di tragica grandiosità e di movimentata efficacia espressiva nelle sue ristrette dimensioni" (Pica 1908). Il disegno, già esposto a Milano alla Mostra nazionale di Belle Arti nel 1906 - dove concorre per il premio bandito dall¿Unione Lombarda della società Internazionale della Pace -, è citato da Papini in un saggio su Alberto Martini nel primo numero di "Vita d¿Arte " ed è illustrato da Pica nel 1908, prima su "Emporium" e subito dopo nella terza serie della rubrica "Attraverso gli albi e le cartelle". Da datare, pertanto, tra il 1905 e il 1906, il disegno riprende i tradizionali soggetti che affascinarono l¿artista trevigiano sin dai suoi primi esordi, risalendo all¿eleganza della poetica simbolista e dando corpo a un¿evocazione dell¿occulto, fatta di terrore e di figure agghiaccianti. Chiari sono, infatti, i richiami alla cultura iconografica macabra e satanica e in particolar modo alle opere di Callot, De Groux, Ensor, Fréderic, Goya, Klinger, Rethel, Rops. Al di là delle evidenti influenze iconografiche, la scena raffigura un¿allegoria della guerra in cui il vincitore viene innalzato nella luce sinistra sopra una moltitudine di cadaveri e figure mostruose. L¿agile tratteggio dell¿inchiostro di china e l¿ingegnoso accordo di macchie nere dello sfondo, si contrappongono ai bianchi corpi nudi delle figure, creando sull¿opera un gioco di rapporti cromatici dalla forte intensità chiaroscurale (Lorandi 1985).
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160943
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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