Testa di un prigioniero austriaco giovanissimo

disegno, 1918 - 1918

carboncino su carta

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ carboncino
  • ATTRIBUZIONI Cantinotti, Innocente (1877- 1940)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Studente di pittura all¿Accademia di Brera, nel 1895 Innocente Cantinotti si iscrisse alla Famiglia Artistica partecipando attivamente alle esposizioni organizzate dall¿Associazione. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, dopo un breve corso da ufficiale, l¿artista partì per il fronte come panoramista con il compito di registrare, attraverso la sua matita, l¿andamento della linea nemica. Nel corso della guerra realizzò, su semplici fogli d¿album, una serie di opere grafiche di grande spessore emotivo, raffiguranti paesaggi, rovine e ritratti di soldati al fronte osservati da diversi punti di vista (Marra 2008). Molte di queste testimonianze si conservano oggi all¿interno delle Civiche Raccolte Storiche del comune di Milano, mentre un piccolo nucleo di ritratti con i "Prigionieri austriaci" è custodito presso il Civico Gabinetto di Disegni del Castello Sforzesco. Quest¿ultimi fogli furono acquistati nel giugno del 1925 alla "Mostra degli artisti combattenti" ; una delle tante esposizioni del Gruppo degli Artisti Combattenti di cui Cantinotti fu socio fin dalla fondazione, avvenuta il 23 novembre del 1924 presso la Famiglia Artistica (Ivi.). I quattro disegni (Invv. 1573 B 556, 1574 B 557, 1576 B 559, 1576 B 559), realizzati probabilmente sul fronte del Piave - dove nel novembre del 1918 l¿artista si trovava con l¿ottava armata - descrivono, attraverso una restituzione meticolosa dei dettagli fisiognomici, quattro prigionieri austriaci di età differente. Sono opere dalla forte introspezione psicologica, prive di particolare ricercatezza formale, ma fortemente realistiche ed espressive. L¿artista, infatti, senza nessuna retorica e attraverso un uso sapiente del chiaroscuro, dedica particolare attenzione agli stati d¿animo degli effigiati, ai loro sguardi penetranti e ai volti scavati dalla sofferenza e dalla fame. Nella produzione grafica di Cantinotti tali opere mostrano una predilezione per il genere del ritratto e riescono a descrivere, "meglio ancora delle loro gesta[...], l¿anima esegrabile dei nostri nemici" (cfr. Pittori Soldato al fronte, in "L¿illustrazione italiana", a. XLVI n. 1, 1919, pp. 9-13).
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160813
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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