topi e scimmia
scultura,
post 1800 - ante 1899
Statuetta, okimono (letteralmente: oggetto da posare), in avorio, raffigurante una scimmia in abiti umani, con un ventaglio in mano, che impartisce il tempo a quattro topolini intenti a tirare tutti assieme la corda alla quale hanno legato la pesca che stanno trascinando su due binari di radici di loto. Tutto l'oggetto è patinato in modo da creare ombreggiature ed evidenziare alcuni particolari incisi come il pelo.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
avorio/ intaglio/ patinatura
- AMBITO CULTURALE Manifattura Giapponese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Collezione Mauro
- LOCALIZZAZIONE Monastero Olivetano di S. Vittore al Corpo (ex) - complesso
- INDIRIZZO Via S. Vittore, 21, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il topo è tra gli animali più rappresentati nell'arte giapponese. Per la sua capacità di scovare il cibo è associato alla fertilità e al buon raccolto, e in questo senso è l'animale che accompagna Daikoku, uno dei "Sette dèi della felicità". Durante il periodo Edo erano molte le raffigurazioni artistiche che mostravano animali come topi e scimmie in versione antropomorfa intenti a svolgere attività proprie dell'uomo. Spesso si tratta di rappresentazioni umoristiche o metafore che si riferiscono alla società del tempo. Più in generale, la pesca in mano a una scimmia riporta, secondo Merrily Baird, a leggende cinesi inerenti il frutto dell'immortalità.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302133080
- ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0