Prospetto di monumento funebre per un vescovo
disegno,
post 1575 - ante 1600
disegno in scala che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a penna con inchiostro bruno e bistro, in parte a tiralinee e compasso e in parte a mano libera; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio, che presenta il margine sinistro frastagliato
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ bistro a penna/ inchiostro a penna/ grafite
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "Mausolei sepolcrali" con la definizione "87 per un vescovo". Il monumento raffigurato nel disegno è incentrato sulla figura di un vescovo semi-disteso sul suo sarcofago, appoggiato con due mensole su una base per iscrizione e inserito in una campitura rettangolare al centro di una composizione architettonica che si sviluppa sopra un alto basamento. Ai lati della campitura centrale sono due settori con nicchie sovrapposte, inquadrate da due colonne a capitello composito, impostate su basi ornate da bassorilievi che riproducono stemmi vescovili sorretti da putti alati. Le statue all'interno delle nicchie sono figure femminili: in basso a sinistra una donna con due bambini, uno in braccio e l'altro tenuto per mano (simbolo della fecondità) ; nella nicchia superiore, una donna che regge con una mano il calice con l'ostia e con l'altra una croce (simboli della passione); nelle nicchie a destra sono altre due figure femminili prive di connotazioni particolari. Sopra questa composizione, una trabeazione con cornici aggettanti e articolate sostiene la struttura superiore conclusiva, costituta da una riquadratura con arco centrale composto da una serie di cornici, delimitata da piedritti riquadrati che sorreggono un frontone triangolare. Quest'ultimo è sormontato ai lati da due urne fumanti su piedistallo corrispondente ai piedritti sottostanti e al centro da una croce trilobata pure rialzata su piedistallo. Una doppia mensola a voluta centrata sulla cornice esterna al culmine dell'arco funge da ulteriore sostegno al frontone triangolare, mentre i piedritti sono affiancati da sostegni curvilinei alla base che si raccordano ai piedistalli delle due statue femminili laterali: la Giustizia a sinistra e Venere a destra (simbolo della vanità?). Il disegno può essere confrontato per analogia stilistica a quelli di cui agli invv. 5,84 e 5,126 della presente collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli). V. Pracchi lo attribuisce in forma dubitativa a Giovanni Battista Montano su segnalazione di A. Bedon (Pracchi, 1991 p. 15).
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302056450
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0