Prospetto parziale della chiesa di S. Andrea della Valle a Roma
disegno,
post 1623 - post 1623
Borromini, Francesco (1599-1667)
1599-1667
disegno eseguito a grafite utilizzando tiralinee, compasso e mano libera nelle parti ornamentali; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ grafite
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ATTRIBUZIONI
Borromini, Francesco (1599-1667)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "Chiese e loro parti" con la definizione "66 Facciata di Chiesa". Nel 1608 Carlo Maderno venne chiamato dal cardinale Alessandro Peretti Montalto a dirigere la fabbrica teatina di S. Andrea della Valle, ancora incompleta di abside, cupola, facciata e di parte della navata. La presenza di Borromini in cantiere è documentata a partire dal marzo 1621 e il suo ruolo nell'elaborazione del progetto della facciata è documentato da sei disegni: Uffizi A 6734, 6743; Albertina Az Roma 118, 119; Oxford, Ashmolean Museum Largest Talman Album X.f.19 e Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 5,72 (Wolfe, Gli esordi ..., 2000, p. 92). Il disegno raffigura la metà destra della facciata a due ordini sovrapposti, suddivisa in tre campate da colonne binate; l'ordine inferiore è dilatato lateralmente con l'aggiunta di due settori raccordati all'ordine superiore mediante piccole volute. Secondo la Wolfe (Francesco Borromini e le committenze ..., 2000, p. 77) il disegno milanese è tratto dal medesimo schema raffigurato in Albertina Az Roma 118., e presenta, nella soluzione delle statue raffiguranti angeli sopra il timpano, analogie con lo schizzo tracciato da Borromini su un disegno della facciata del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, progettata da Lelio Buzzi nel 1595 (Ibidem). La studiosa propone a proposito del disegno milanese una datazione successiva al 1623 per la presenza dello stemma di Urbano VIII Barberini, succeduto a Gregorio XV nell'agosto 1623. Oltre a quello papale posto nel timpano, il disegno presenta i gigli fiorentini sopra la porta laterale, e, in posizione subordinata, gli emblemi Peretti (rami con le pere e i leoni) incorporati nelle volute (Ferrara 2003, pp. 46-47) che, sempre secondo la Wolfe, indicano un tentativo di recuperare il progetto per assecondare il desiderio della famiglia papale di fare del S. Andrea una chiesa fiorentina alternativa a quella di S. Giovanni in via Giulia.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302056421
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0