palmatoria - ambito lombardo-veneto (metà sec. XIX)
palmatoria,
post 1840 - ante 1860
Palmatoria in ottone argentato. Base a forma di piattello circolare con tesa decorata da teoria di foglie d'acanto, all'interno girali vegetali. Corto fusto globulare terminante in un bocciolo ornato da teoria di ovoli. Impugnatura sagomata decorata con testa di cherubino, foglie d'acanto, serti vitinei, spighe e motivi floreali.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO palmatoria
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MATERIA E TECNICA
ottone/ stampaggio/ sbalzo/ argentatura
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo-veneto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Basilica di S. Maria Maggiore
- INDIRIZZO Piazza Rosate, Bergamo (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La palmatoria non è altro che un basso candeliere portatile usato nelle funzioni pontificali. Il suo nome deriva dal fatto che originariamente era portata nel palmo della mano. Veniva usata per facilitare la lettura ma soprattutto in segno onorifico di cardinali, vescovi, abati ed alti prelati. Il manufatto in esame è realizzato in ottone argentato. Il manufatto presenta un repertorio decorativo di derivazione sei-settecentesca (testa di cherubino, volute, riccioli, serti vitinei, spighe, girali acantiformi) uniti a elementi neoclassici e neorinascimentali come le teorie di ovuli o di fogliette lanceolate. Questa commistione configura l'oggetto nell'ambito dell'eclettisto ottocentesco. La palmatoria fa parte di un lascito fatto da Mons. Giuseppe Locatelli, priore della basilica di Santa Maria Maggiore dal 1939 al 1951 ("Inventario beni mobili", 2003)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302055742
- ENTE SCHEDATORE R03/ Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0