Mosè fa scaturire l'acqua dalla roccia
dipinto,
ca. 1669 - ca. 1669
Zanchi, Antonio (1631-1722)
1631-1722
sacro
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Zanchi, Antonio (1631-1722)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Basilica di S. Maria Maggiore
- INDIRIZZO Piazza Rosate, Bergamo (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, eseguito da Antonio Zanchi nel 1669, narra un celebre episodio biblico (Esodo, 17,1-7): durante la marcia nel deserto, il popolo ebraico si lamenta per la sete; Mosè, preoccupato per il malcontento generale, si rivolge a Dio chiedendogli consiglio, e riceve l'ordine di andare su una montagna e di colpire con la sua verga a roccia dell'Orec, da cui sarebbe sgorgata tutta l'acqua necessaria. Antoni Zanchi ricevette la commissione per il quadro il 16 giugno del 1668: le condizioni del contratto, che prevedeva la realizzazione di un modello da fare "a rischio e spesa" del pittore e da sottoporre poi al giudizio insindacabile dei deputati della Misericordia Maggiore, erano particolarmente sfavorevoli, ma Zanchi le accettò e superò la prova. L'artista lavorò all'immensa tela nel suo studio veneziano, a partire dal marzo 1669; il 1° gennaio 1670 una sua lettera informò i deputati che il quadro era pronto e, qualche mese dpoo, nella primavera dello stesso anno, il "Mosè" fu collocato nella sede che gli era destinata e collaudato con soddisfazione (Zampetti, in "I pittori bergamaschi...Il Seicento", vol. IV, p. 525, scheda 7). L'opera è stata restaurata nel 1960 da Franco Steffanoni (cfr. "Relazione sui lavori di restauro eseguiti ai dipinti della Basilica di Santa Maria Maggiore per incarico dell'E.C.A. di Bergamo", 24 maggio 1961, protoc. 1232, cat. 5, clas. 6, fasc. 17, Archivio Congregazione Misericordia Maggiore, Bergamo).
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302055454
- ENTE SCHEDATORE R03/ Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0