Profeta con turbante
La statuetta rappresenta un giovane inturbantato. Nella posizione del busto la linea di composizione asseconda il chiasmo della mani e delle gambe: le prime paiono arretrate, e incrociate le seconde, in posizioni alterne. L'abbigliamento del personaggio, che potremmo genericamente definire un Profeta, è composto da un turbante arrotolato sul capo, un mantello chiuso sotto al collo da un grosso fermaglio ovale, casacca a calzoni. Il trattamento del panneggio, che in alcune delle parti superiori è caratterizzato da ampi solchi dal profilo arrotondato, muta nella parte inferiore per assumere quell'aspetto cartaceo che si riconosce in alcune statue della seconda metà del secolo XV. In andamento opposto alla linea disegnata dal corpo, a delineare un altro incrocio all'interno della figura, vi è il cartiglio srotolato, che il giovane sorregge all'altezza del bacino. Sul retro l'opera si presenta pressoché completata salvo nella finitura ultima della superficie.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
marmo scultura
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Veneranda Fabbrica del Duomo
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale - complesso
- INDIRIZZO Piazzetta Reale, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Non sono molti gli spunti offerti dalla letteratura critica su questo Profeta. Poco infatti possiamo dire oltre ad ovvie osservazioni di cronologia e stile. Si tratta di una statuetta proveniente, con tutta probabilità dall'interno della cattedrale, ipotesi formulata sulla base dello stato di conservazione, in quanto mancano documenti specificamente riferibili alla statua in esame, e da collocare intorno alla metà del secolo XV. Come già notato da Rossana Bossaglia (1973) è limitante ridurre la scuola del Quattrocento lombardo esclusivamente ai nomi dell'Amadeo e del Mantegazza, consci dell'alto numero di lapicidi presenti in cantiere, tuttavia alcuni dettagli del panneggio potrebbero ricondurre la realizzazione dell'opera ad un momento successivo l'arrivo della maniera mantegazziana nel cantiere del Duomo, pur nella consapevolezza che si tratta di un'adesione superficiale al nuovo modello, con caratteristiche proprie della statuetta che si presentano uniche all'interno delle collezioni del Museo, e che per ovvie questioni di reperibilità, è difficile accostare, per ora ad altre statue della Cattedrale. Il modello di panneggio studiato nella parte alta del busto diversamente dalla parte inferiore, le pieghe ampie e verticali, dal profilo morbido, e l'increspatura sottostante riconducono a modelli di metà Quattrocento, anche in pittura (C. Braccesco, Annuciazione, Louvre), le cui consonanze con la scultura, anche in riferimento alla Certosa di Pavia, sono riconducibili ad uno stesso ambiente ed orientamento estetico. Rimangono esclusi da questa ricerca approfondimenti sulla particolarità della composizione a "chiasmo" della statua e dell'abbigliamento del Profeta, vagamente rassomigliante il costume orientale.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302035498
- ENTE SCHEDATORE R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0