Capitelli a quattro facce ornati

disegno, 1675 - 1699

disegno eseguito con inchiostro bruno a mano libera, ombreggiature ad acquerello colore grigio chiaro e scuro; il supporto è di carta colore avorio

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro a penna/ acquerello
  • ATTRIBUZIONI Martinelli, Domenico ((?))
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno, escluso dall'"Indice" di Giacomo Sardini, non riporta indicazioni che permettano di identificarne l'eventuale destinazione. Si tratta di rappresentazioni prospettiche che illustrano due capitelli a quattro facce ornati, che costituiscono delle varianti di capitelli compositi. Nel primo caso le volute di matrice ionica accoppiate e orientate in asse alla cuspide dell'abaco, hanno origine da un cartiglio con motivo vegetale situato al centro dell'abaco stesso e sono impostate su una colonna a fusto liscio, con l'intermediazione di un echino con decoro a foglie e un astragalo con motivo a corda; festoni con motivi vegetali si dipartono dagli occhi delle volute, collegandole a due a due. Nel secondo capitello le volute ioniche accoppiate e orientate in asse alla cuspide dell'abaco, hanno origine indipendente l'una dall'altra senza essere collegate apparentemente da un canale, ma uscendo direttamente dal fusto. L'abaco presenta un motivo centrale vegetale, l'echino è ad ovoli e l'astragalo a perline sferiche. Questi elementi sono collegati alla colonna tramite il fusto del capitello, costituito da un elemento a forma tronco-conica liscio e un collarino sagomato da cui fuoriescono foglie d'acanto, in corrispondenza delle volute. Il disegno potrebbe genericamente appartenere all'ambito romano della fine del XVII secolo, in cui erano frequenti queste sperimentazioni compositive. Ma da un raffronto con il disegno precedente (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 8,22) e con altri presenti all'interno della Collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 8,36), in cui si ravvisa analogia stilistica, si potrebbe ipotizzare in forma dubitativa l'attribuzione a Domenico Martinelli. Anche se sembra di poter escludere una immediata finalità didattica, va ricordato che l'insegnamento di Martinelli all'Accademia di San Luca di Roma implicava esercizi sugli ordini e sui capitelli.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302025950
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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