Sezione del battistero di S. Giovanni in Fonte a Roma

disegno, 1590 - 1610

disegno in scala eseguito a inchiostro bruno a penna, principalmente con tiralinee, compasso e a mano libera nelle parti ornamentali; i dettagli, le ombreggiature e gli sfondati sono precisati con acquerellature di inchiostro bruno e acquerello verde; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio. Il disegno presenta dei piccoli pezzi di carta incollati in corrispondenza dei capitelli e della trabeazione del primo ordine

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite/ inchiostro a penna/ inchiostro a pennello/ acquerellatura/ acquerello
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Spaccato di S. Gio. in fonte". Annesso alla basilica di S. Giovanni in Laterano, Costantino fece costruire anche un battistero coperto da un tetto di legno e pianta centrale, circolare o ottagonale, poi ristrutturato o completamente rifatto al tempo di Sisto III (432-440), il quale adottò il modello a doppio involucro con vano centrale e cupola leggera (forse con struttura di tubi fittili) sorretta da un doppio ordine architravato di colonne libere, il deambulatorio, oltre il quale furono annessi altri ambienti, tra cui un vestibolo a terminazioni absidale. Nel 1575 viene sottolineato, con un nuovo portale, l'ingresso secondario, opposto al nartece di Sisto III e rivolto verso piazza S. Giovanni, posta a termine del nuovo rettifilo (via Merulana-S.Giovanni in Laterano-S.M. Maggiore) creato che Gregorio XIII (1572-85). L'attuale sistemazione risale al pontificato di Urbano VIII Barberini (1623-44), che nel 1640 aveva stanziato alcuni fonti per il restauro della basilica, mentre aveva provveduto al finanziamento dei lavori per il Battistero con una rendita triennale di 1500 scudi detratti dalla "bolla della Crociata in Spagna". Il presente disegno, che potrebbe riferirsi proprio agli anni barberiniani, mostra, rispetto a quanto realizzato, una diversa soluzione per la decorazione del tamburo.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302025871
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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