tavolo di G.B.M (attribuito) - Bottega fiorentina (fine/inizio||primo quarto secc. XVIII/ XIX||sec. XVII)

tavolo, ca.||ca. 1790||1615 - ca.||ca. 1810||1615
G.b.m (attribuito)
secc. XVIII/ XIX fine/inizio

Tavolo con fregio intarsiato a motivi di girali e foglie d'acanto tra le quali alcuni fauni rincorrono delle ninfe. Piano in commesso di pietre dure con motivi a disegno geometrico e piccoli fiori.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO tavolo
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intarsio in bosso/ intarsio in palissandro/ intarsio in legno di rosa
    pietra dura/ commesso
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • ATTRIBUZIONI G.b.m (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il supporto di legno intarsiato venne realizzato verso la fine del Settecento, o i primi anni del secolo seguente, da un intarsiatore lombardo che si era formato all'interno della bottega di Giuseppe Maggiolini, mentre il piano in commesso di pietre dure, di cui si ignorano le vicende, venne creato nei laboratori granducali fiorentini intorno al primo quarto del Seicento. Vista la somiglianza tra il fregio intarsiato a motivo di girali di foglie d'acanto tra le quali alcuni fauni rincorrono delle ninfe posto sotto il piano del tavolo e quello presente in due cassettoni awicinabili ai modi dell'anonimo intarsiatore lombardo che sigla i suoi arredi G.B.M., si può ipotizzare che quest'ultimo sia il probabile autore del supporto ligneo. Per quanto riguarda il piano, secondo quanto riportato da Alvar Gonzàlez-Palacios, che ha ritrovato in collezione privata il frammento di un altro esemplare uguale, esso deriva il suo disegno geometrico, che non esclude l'inserimento di motivi floreali, da un piano in pietre dure ancora oggi conservato nel Museo degli Argenti di Palazzo Pitti ma proveniente dalla villa di Poggio Imperiale dove si trovava a partire almeno dal 1624 . Il tipo di decorazione, in cui accanto alla rigida impostazione geometrica (in gran parte dipendente dai disegni di G.A. Dosio) iniziano a fare la loro comparsa piccoli pannelli con fiori sul genere di quelli disegnati dal pittore Jacopo Ligozzi per i commettitori attivi nella Galleria del Granduca, ha fatto supporre al Palacios per il nostro piano una datazione intorno al 1615.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301976206
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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