I TRASPARENTI - MARCIA ESTENUANTE. TRASPARENTE 2755

dipinto con vetro, post 1975 - ante 1975

Formella quadrata di piccole dimensioni su cartoncino, con composizione a tecnica mista, protetta anteriormente da un vetro antico soffiato, di recupero. Unico cartone beige connotato da una vistosa macchia di colore nero con lumeggiature bianche che campeggia a destra, protetta da un frammento di plastica trasparente. A sinistra un grosso rettangolo bianco reca sottili pennellate azzurre e poggia su una stesura di colore nero. La composizione è compresa, su tre lati, entro una cornice a piombo realizzata con materiale di recupero. Al verso, tre cartoni di recupero assemblati e tinti di nero opaco. Al verso un'etichetta rettangolare in carta bianca adesiva con il numero d'inventario 2755 in pennarello nero, ne copre un'altra con il vecchio numero 3300 a pennarello rosso, depennato da due righe nere.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto con vetro
  • MATERIA E TECNICA pellicola di plastica
    resina di silicone
    cartoncino
    matita
    piombo
    tecnica mista
    tempera
    vetro
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • ATTRIBUZIONI Ruggeri Costantino (1925/ 2007)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Fondazione Frate Sole
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Broletto
  • INDIRIZZO Piazza della Vittoria 14-15, Pavia (PV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sergio Dangelo così si esprime a proposito de 'I Trasparenti: "Sopra questo uomo dallo sguardo che sa cogliere, quadrati già dipinti dalla luce, colorati da ragni pazienti, bruniti dal vento lombardo, incrinati dal tempo e non da incuria, legati da legature e stucchi, segni di memoria in vetri accesi, polvere aerea in profumo di brace. Sono i vetri di finestre a piombo che fino all'ottocento qui [a Pavia] si usavano per case chiese e stalle a difesa di intemperie o di luci accese...Con minimi interventi, consistenti nel recupero di questi fogli trasparenti prima che il bulldozer tuoni e maceri, nella loro collocazione orizzontale, in minime scalfitture o impronte a dito, ecco quadrati magici all'infinito componibili, testimonianza salva di respiri, di sospiri, di quiete vaste stanze, senza alcun grido... Il materiale, la sua scelta, diventa dunque un dato di fatto; e talmente nuovo da non poter essere collocato nella classificazione del ready-made, nell'open-space del pronto-fatto aumentato, nel dimenticatoio dell'arte povera e dalla cui rinunciataria afflizione queste umili e liriche superfici si distaccano per straordinaria levità". Non hanno un titolo, se non un indicatore generico di "I Trasparenti". Sono piccoli quadrati creati con materiali di recupero, cartoni, vetri, fili, legni, ferri, colori, che colpiscono per l'elementarità di immagine, di tecniche, di materiali. Per la realizzarione Padre Costantino usava solitamente una tempera da muro chiamata "Ducotone", filo di refe, una colla trasparente specifica per vetro detta "Peligom" della ditta Pelikan. Padre Costantino, che utilizza materie povere, asserisce: "Voglio costruire con materie povere come il pane". N. 117 trasparenti sono conservati in sei raccoglitori blu, i restanti sono sfusi. Quasi tutti però sono corredati da una scheda cartacea manoscritta. Il Trasparente 2755 è conservato sciolto e non dotato di teca in plexiglassed ed è corredato di scheda manoscritta n. 2755, conservata nel registro nero n.37.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301975653
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Pavia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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