Veduta prospettica con villa Rospigliosi a Lamporecchio

disegno, post 1670 - ante 1736

disegno eseguito con inchiostro bruno, principalmente a tiralinee e compasso e in parte a mano libera, con schizzi a grafite, acquerellatura a inchiostro grigio, più scuro per le ombreggiature; il disegno presenta una marginatura a inchiostro bruno a penna con sbavature ed è tracciato su carta chiara imbrunita

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro a penna/ acquerello/ grafite
  • ATTRIBUZIONI Fischer Von Erlach, Johann Bernhard ((?))
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Schizzi per ville di D. Filipo Iuva /ra". Questa particolare veduta prospettica è al centro di interpretazioni ancora non risolte. Gli elementi che la compongono sono eterogenei. Sulla sinistra vi è un porticato rialzato su due gradoni, con pilastri a fasce di bugnato e una copertura piana, ai cui estremi sono collocate due statue di figure femminili poste su un piedistallo. In primo piano è rappresentata una fontana dalla vasca cruciforme ad angoli interni smussati. Più arretrato sulla destra è collocato un cancello in ferro sostenuto da pilastri bugnati con fascia liscia anteriore e vaso soprastante, raccordati da un elemento curvo a pilastrini laterali bugnati e da uno di questi, attraverso un muretto basso, a un obelisco di pietra in rovina. Infine, sullo sfondo, si staglia la rappresentazione di una maestosa costruzione, già identificata con villa Rospigliosi - detta "di Spicchio" - di Lamporecchio, comunemente ritenuta opera progettata da Gian Lorenzo Bernini e costruita dall'allievo Mattia de' Rossi, probabilmente all'epoca di Clemente IX (1667-69), nome assunto da Giulio Rospigliosi all'inizio del suo pontificato. Da un confronto con la rappresentazione della villa di questo disegno e un'altra appartenente alle tavole del Campione Rospigliosi conservato nel fondo Rossi-Cassigoli della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, sono state rilevate delle differenze che fanno pensare a un rilievo sommario e a una importanza secondaria dell'edificio stesso all'interno della composizione della tavola, mentre la fontana, oggi circolare, appare della stessa forma cruciforme di quella rappresentata in una stampa del 1757 dallo Zocchi (Cozzi 1991, cit.). L'arco temporale di realizzazione del disegno dovrebbe quindi essere circoscritto tra la fine del XVII secolo e il primo decennio del XVIII. Riguardo all'attribuzione, sono state avanzate due diverse ipotesi, dopo quella di Oechslin del 1975 che lo indicava di "Anonimo romano" : la prima, in accordo con la dicitura riportata nell'indice di Sardini e sulla scorta di concordanze grafiche, fa riferimento a Filippo Juvarra (Scotti 1976, p. 63), mentre la seconda, sempre in ragione di analogie stilistiche, propende per una realizzazione di Johann Bernhard Fischer von Erlach (Lorenz 1991, Z 397 p. 326), di cui sono famose le scenografie architettoniche e la predilezione per le architetture di Bernini.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301967435
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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