Veduta del ponte alla Carraia a Firenze
posacenere,
post 1940 - ante 1960
Società Ceramica Del Verbano (1924/ Notizie Sec. Xx Seconda Metà)
1924/ notizie sec. XX seconda metà
Posacenere di forma quadrata; fondo bianco con veduta di Firenze; angoli arrotondati; bordo rifinito con filettatura oro.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO posacenere
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MATERIA E TECNICA
porcellana smaltata
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ATTRIBUZIONI
Società Ceramica Del Verbano (1924/ Notizie Sec. Xx Seconda Metà)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Perabò
- INDIRIZZO Lungolago Perabò, 5, Laveno-mombello (VA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'oggetto in esame, realizzato per la ICAT di Torino, è riferibile ad una produzione di metà Novecento che ha ormai assimilato la lezione del funzionalismo. La forma quadrata, arrotondata negli angoli, sobria ed elegante denota una ricerca stilistica. La veduta del ponte alla Carraia a Firenze, in monocromo color nero, è realizzata con la tecnica della decalcomania. La ditta produttrice, denominata "Società Ceramica del Verbano", venne fondata nel 1924 per competere con la porcellana di Doccia. Malgrado la qualità materica e formale dei suoi servizi, la "Verbano", non ebbe mai sul mercato della porcellana la potenza e l'inventiva della Ginori. Difatti quest'ultima già nel 1860 aveva realizzato delle decorazioni a stampa raffiguranti importanti architetture di alcune città italiane. Nel museo di Laveno sono conservati altri pezzi simili (nn. inv. 1472-1473, 1475-1486, 1506-1508, 1668). Il Ponte alla Carraia attraversa il fiume Arno tra il centro storico e il quartiere Oltrarno. Fu costruito dopo il Ponte Vecchio. Le prime notizie risalgono al 1218; il ponte, inizialmente in legno, fu distrutto per la prima volta da una piena nel 1274. Fu ricostruito ma già nel 1304 cedette di nuovo. Dopo la disastrosa piena del 1333 fu il primo ponte ad essere ricostruito, sembra seguendo un progetto di Giotto. Danneggiato nuovamente nel 1557, Cosimo I ne commissionò l'opera all'Ammannati che già stava lavorando al Ponte Santa Trinità. Alla fine dell'Ottocento fu allargato per permettere un passaggio più agevole a carri e carrozze. Dopo essere stato fatto saltare dai nazisti, venne nuovamente ricostruito nel 1948 sul progetto a cinque arcate dall'architetto Ettore Fagiuoli.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301966811
- ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Internazionale Design Ceramico
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009||2009
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0