La duchessa Lavallière e Luigi XIV nel convento di Chaillot

disegno, ca. 1825 - ca. 1849

A matita, penna e inchiostro nero su carta bianca.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita/ penna/ inchiostro
  • ATTRIBUZIONI Bisi Michele (1788/ 1875)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Poldi Pezzoli. Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Poldi Pezzoli
  • INDIRIZZO Via Alessandro Manzoni 12-14, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il foglio, come gli altri di Michele Bisi, è conservato in un album rilegato in pelle, con fregi dorati e la scritta, al centro, "Michele Bisi. Disegni". Il disegno non è mai stato esposto alle mostre annuali dell'Accademia di Brera, a cui Michele Bisi partecipava regolarmente. Il tema, amatissimo dalla pittura romantica, è tratto dal romanzo che Madame de Genlis, tra il 1804 e il 1806, dedicò agli amori di Luigi XIV e di Madamigella Marie-Louise de Lavallière ("La duchesse de la Vallière", Paris, 1804-1806): in Francia, tra i primi, Fleury Richard dipinse nel 1806 una "Mademoiselle de Lavallière sorpresa in convento da Luigi XIV", esposta al Salon di quell'anno e ora perduta (cfr. M.C. Gozzoli in M.C. Gozzoli, M. Rosci, G. Sisto "L'opera grafica di Giovanni Migliara in Alessandria", Alessandria, 1977, p. 56); del 1814 è una versione di Louis Ducis ("Mme de La Vallière et Mme de Thémines au couvent de Chaillot", un tempo nella collezione del duca di Berry, ora dispersa; cfr. M.-C. Chaudonneret "Fleury Richard et Pierre Révoil: la peinture troubadour", Parigi, 1980, p. 43); nel 1817, ancora Fleury Richard presentò al Salon la "Entrée de Mlle de La Vallière au couvent", acquistata dalla duchessa di Berry e ora perduta (M.-C. Chaudonnoret, 1980, cit., p. 79, cat. 34). Dal romanzo di Mme di Genlis furono tratti presto anche drammi teatrali: a Milano, uno dei primi è la "Duchessa della Vallière" rappresentata al Teatro alla Scala dalla Compagnia Goldoni il 28 luglio 1820 (M. Rosci in M.C. Gozzoli, M. Rosci, G. Sisto, 1977, cit., p. 63, nota 40); e non è forse un caso che, appena un anno dopo, nel 1821, Giovanni Migliara presentasse in pubblico la sua prima versione del tema, "L'interno di un chiostro con macchiette rappresentante Luigi XIV ai piedi della La Vallière", esposta alla mostra annuale dell'Accademia di Brera di quell'anno ("Atti dell'I.R. Accademia delle Belle Arti in Milano", Milano 1821, p. 43); altre ne seguiranno, nel 1824 e nel 1833 ("Atti dell'I.R. Accademia di Belle Arti in Milano", Milano 1833, p. 61); e più tardi anche Francesco Hayez dedicò due quadri al soggetto, nel 1838 e nel 1839 (S. dell'Orso, in M.C. Gozzoli - F. Mazzocca, a cura di, "Hayez", Milano 1983, pp. 142 - 143, scheda 69), entrambi perduti. Michele Bisi era buon amico si di Migliara sia di Hayez: non è improbabile che all'uno o all'altro, o forse a Teodolinda Migliara, autrice, lei pure, nel 1834, di una "Mlle de Lavallière nel convento di Chaillot" (ora a Torino, Biblioteca Reale, Album di Carlo Alberto; cfr. M.C. Gozzoli, in "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna 1733 - 1861", Torino 1980, vol. I, pp. 371-372) Michele Bisi debba l'idea per questo disegno elegante, eseguito, forse, in preparazione di un acquerello di cui non abbiamo però, finora, alcuna notizia.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301938473
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Poldi Pezzoli
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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