Sezione di una villa con salone centrale ottagonale
disegno,
post 1770 - ante 1773
Francesconi, Rocco Vincenzo (notizie 1774-1836)
notizie 1774-1836
disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro nero a penna, principalmente con tiralinee e compasso, a mano libera nelle parti ornamentali; le ombreggiature sono ad acquerello grigio; il disegno presenta una marginatura a inchiostro nero a penna e acquerello rosa e il supporto sul quale è tracciato è carta avorio
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerello
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ATTRIBUZIONI
Francesconi, Rocco Vincenzo (notizie 1774-1836)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno è copia di un progetto di Juvarra reso noto da Barghini (1994) insieme al corpus dei disegni conservati a Vincennes, Bibliothèque du Ministère de la Guerre. Il progetto, caratterizzato da un salone ottagonale al centro di una croce di sant'Andrea formata da quattro vani quadrati e con sistema di accessi impostato sugli assi ortogonali, risente degli insegnamenti di Carlo Fontana, si ispira forse ad un'idea di casa extraurbana del Settimo libro di Serlio ed è correlabile alle proposte elaborate per alcune ville, in particolare con gli studi per i Guinigi di Viareggio (G. Dardanello, in I trionfi del Barocco, 1999). La redazione del progetto sulla quale si è basato Francesconi per la copia, probabilmente richiesta da Giacomo Sardini, non era quella di Vincennes ma era verosimilmente conservata in un archivio gentilizio della Lucchesia. Infatti gli elaborati del copista presentano, in particolare nelle piante, un maggior grado di finitezza progettuale rispetto alla serie di Vincennes. Nella collezione Sardini il progetto di Juvarra viene presentato a partire dalla sezione, posta in posizione privilegiata rispetto al prospetto e alle piante. Sardini era alla ricerca di modelli per riformare la propria casa di villeggiatura a Pieve Santo Stefano, come dimostrano, nella stessa collezione del marchese, il disegno con l'ipotesi per la pianta di tale edificio eseguita dal capomastro Michelangelo Lippi (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,76) e quello con la proposta di sviluppo e decorazione del salone centrale ottenuto da Lorenzo Castellotti (ibidem inv. 9,31). Sardini, deciso a trasformare la costruzione esistente ereditata dal padre, pensava alla tipologia cui riferirsi, attingendo sia al casino di caccia (ibidem ms inv. 9,108 ter) sia al palazzo in villa con salone centrale sviluppato per l'altezza di due piani e con ballatoio a sporto (idea iniziale: ibidem inv. 9,110a; progetto finale, ibidem inv. 9,96).
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301934769
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0