Pianta del piano terreno del castello di Düsseldorf
disegno,
1698 - 1699
Martinelli, Domenico (1650-1718)
1650-1718
disegno in scala; è eseguito a matita ripassata con inchiostro bruno utilizzando tiralinee e compasso; campiture di acquerello rosa nello spessore delle murature; il disegno è tracciato su supporto di carta avorio composto da due fogli incollati. L'orientamento corretto del foglio prevede che il cortile triangolare stia a destra
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
-
MATERIA E TECNICA
carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerello
-
ATTRIBUZIONI
Martinelli, Domenico (1650-1718)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Martinelli, Kaunitz e il principe Johann Wilhelm von der Pfalz si erano incontrati all'Aja nel 1695-98 e, nel marzo 1698, Pfalz prega Kaunitz, di consentire a Martinelli di recarsi da lui, dopo che il costruttore Riva gli aveva dato delle indicazioni circa la residenza di Düsserldorf. Dalla corrispondenza del mese successivo, si capisce che Martinelli non aveva ancora predisposto le piante del castello, e può solo consigliare in modo non impegnativo il costruttore. Solo dal 25 giugno 1698 una di lettera di Martinelli da Vienna "Per il palazzo ¿ in Disseldorf" (Biblioteca Statale di Lucca, ms. 1856, f. 245 r-v) ci informa che sta lavorando al progetto. In questo documento, stabilisce approssimativamente l'altezza dei piani, e il progetto definitivo dovrebbe essere stato concepito solo in occasione della permanenza del Martinelli a Düsserldorf, nell'estate del 1699. L'incarico prevedeva di inglobare una parte della vecchia residenza nel nuovo edificio, in particolare la vasta porzione occidentale verso il Reno, cosa che però non ha conseguenze sull'impianto distributivo. Infatti, a eccezione della posizione leggermente asimmetrica della corte, nulla fa intuire questa circostanza. Le piante che ci sono pervenute, unitamente agli appunti stesi in loco dal Martinelli nel luglio del 1699, relativi alla planimetria, danno una chiara visione del complesso edilizio. Il progetto prevede una struttura quadrata regolare, rigorosamente simmetrica, con due facciate principali (est e sud) e, come spesso avviene nelle architetture di Martinelli, gli angoli della costruzione sono caratterizzati da padiglioni sporgenti. In entrambe le facciate principali, la porzione centrale ha un andamento leggermente convesso, ed è dotata di portale monumentale (si veda l'analoga soluzione prevista nel progetto per il palazzo Kolowrat a Praga: Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,133). Al piano terra del lato orientale vi è un ampio vestibolo da cui partono due scaloni monumentali, accessibili anche dall'atrio della facciata sud. Possiamo solo tentare di ricostruire l'aspetto delle facciate esterne, sapendo che Martinelli aveva previsto un basamento alto 29 piedi, sul quale si impostavano due piani di 30-35 piedi di altezza, che dovevano essere racchiusi da colossali pilastri alti circa 68 piedi. Non è invece fissata l'altezza del mezzanino. A nord era previsto un "cortiletto segreto" triangolare, fiancheggiato da basse costruzioni a terrazza, con un padiglione circolare, probabilmente un belvedere. Il progetto non venne realizzato, già a partire dal 1701-1702, l'architetto Matteo Alberti fu impegnato nell'ideazione di un nuovo edificio al di fuori della città vecchia, anche questo mai costruito.
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301934737
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0